“Quando avremo un RipartiToscana?” domandano Jacopo Cellai, Capogruppo a Palazzo Vecchio e coordinatore fiorentino, e Tommaso Villa, vicecoordinatore di Forza Italia Firenze. La Toscana paga un conto alto per la crisi. Il turismo è fermo e di conseguenza eventi, vita notturna, trasporto (è di oggi una presa di posizione di Azione Ncc), l’export è azzerato. Per questo serve un intervento corposo sia sul fronte liquidità sia sul fronte semplificazione.
“Tra un’ordinanza e l’altra, il nostro presidente potrebbe prendere esempio dal disegno di legge ‘RipartiPiemonte’ presentato dal governatore del Piemonte Alberto Cirio. Un piano straordinario – spiegano gli azzurri – da 800 milioni per rispondere in tempo rapidi e certi ai bisogni reali dei cittadini”. “Un settore, pesantemente colpito sia dalla crisi economica del 2008 sia dalla pandemia, è l’edilizia, da sempre trainante degli altri. Azzerare gli oneri di urbanizzazione ma anche ridurre drasticamente l’iter amministrativo di approvazione delle opere con il silenzio/assenso possono essere misure in grado dare respiro al settore. Apprezziamo anche l’intervento a favore degli ambulanti: 1500 euro gli operatori dei mercati che si sono fermati e 500 per quelli alimentari che hanno seppur parzialmente lavorato. Così tuteliamo coloro che tengono vive le nostre piazze”.
C’è poi da provvedere al settore che prima di tutti si è fermato e riprenderà, forse, per ultimo. “Il Piemonte a guida Centrodestra destina ben 88 milioni alle categorie del settore turistico come ristoranti, gelaterie, ma anche Taxi e Ncc. I dati parlano chiaro – concludono Cellai e Villa – questa crisi sta colpendo un tessuto economico e sociale già martoriato e il rischio povertà ed emarginazione cresce. L’unica via d’uscita è un piano del genere, Rossi prenda esempio!”