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Seconda Galleria TAV a Firenze: sembrano riprendere le interlocuzioni tra Idra e Ferrovie dello Stato

L'Associazione è stata invitata alla cerimonia per i lavori della seconda galleria del passante AV, ecco le questioni che saranno trattate

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Esondazione torrente Terzolle Esondazione torrente Terzolle © Idra
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E' stata invitata anche l'Associazione di volontariato Idra, alla cerimonia di avvio dei lavori della seconda galleria del passante AV, indetta dalle Ferrovie dello Stato per la giornata di Martedì 5 novembre, nonostante l'Associazione abbia da tempo sospeso le interlocuzioni con la componente toscana RFI. L'invito è stato accettato "interpretiamo come desiderio – da parte di Ferrovie – di ripristinare quel rapporto pluriennale, utile e costruttivo di collaborazione che la nostra Associazione si è trovata costretta  a interrompere" si legge in comunicato di Idra.

Nella stessa comunicazione Idra ha, inoltre, voluto ricordare i contenuti della Pec inviata lo scorso 7 ottobre all'Amministratore delegato e Direttore generale della Rete Ferroviaria Italiana, l'Ingegnere Gianpiero Striscuglio, aggiungendo nel merito: "La questione delle modalità con cui si realizza il passante sotterraneo AV/AC di Firenze non è per noi materia indegna della massima attenzione sotto il profilo della qualità e dell’attendibilità del progetto, dell’accuratezza del piano di cantierizzazione, della salvaguardia della sicurezza di un territorio particolarmente fragile come la piana alluvionale fiorentina attraversata dal fiume Arno, ‘torrentaccio rovinosissimo’, e  da un fitto reticolo di fossi e torrenti superficiali e tombati".

Nella stessa comunicazione, Idra ha reso note alcune questioni che saranno oggetto di domande durante l'incontro in programma. Innanzitutto chiederà a che punto sia il procedimento ministeriale necessario a validare il cambio in corsa che RFI ha chiesto per l'aggiunta di calce alle terre di scavo destinate a Cavriglia. Chiederà anche chiarimenti circa i cambiamenti del cronoprogramma dell'opera dopo aver appreso che la prima fresa si fermerà, diversamente a quanto annunciato, alle soglie della Fortezza da Basso.

Un ulteriore punto da chiarire riguarderà le azioni che RFI avrà intenzione di intraprendere per ovviare al danno che la nuova stazione provocherebbe ai passeggieri con origine o destinazione a Firenze. "La posizione della nuova stazione ha le seguenti conseguenze: a) trovandosi a circa 1 km da SMN, comporta un corrispondente aggravio di tempi e costi di accesso per i destinati al centro, oltre che un prevedibile cambio di modo (da piedi a TPL); b) tutte le connessioni tra treni AV su Belfiore e altri treni non AV (quindi REG e IC) su SMN, sono perse o comportano un aggravio di tempo?"

Infine si chiederà quale significato attribuire, dato il periodo di guerra, all'alleanza 'Military Mobility' stipulata tra le Ferrovie dello Stato e l'Azienda Leonardo Spa, che a oggi è considerata essere il primo produttore di armi e equipaggiamenti bellici nel territorio dell'Unione europea, il secondo in Europa, intesa come continente nella sua interezza e il tredicesimo nel mondo secondo i dati SIPRI.

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