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Vandalizzato il giardino Caponnetto alla vigilia del centenario del grande magistrato

Stamani la brutta sorpresa. Spaccato anche l'orcio in terracotta d'Impruneta ottocentesco e sparita una panchina divelta dalla sua sede

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l'orcio ottocentesco spaccato l'orcio ottocentesco spaccato © Ok!News24
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Brutta sorpresa stamani ai Giardini Caponnetto, in Lungarno del Tempio. Sono stati i volontari dell'Associazione Amici dei Lungarni e del Nucleo Operativo di Protezione Civile, che si stanno prendendo cura del giardino per riportarlo a nuova vita, a fare la brutta scoperta.

Le staccionate in legno, fra cui quelle lato Arno sostituite solo quindici giorni fa, erano totalmente divelte e spaccate; una panchina è stata tolta dalla sua sede, rovesciata e gettata nel prato, mentre un'altra, che si trovava nell'agorà proprio davanti al cippo che ricorda il magistrato antimafia, è stata sradicata e sparita nel nulla.

Lo scempio è stato però l'aver spaccato, probabilmente usando come mazze i legni delle staccionate divelte, l'antico orcio in terracotta d'Impruneta che da oltre un secolo fa bella mostra di sé nel giardino su un capitello. I cocci sono stati minuziosamente raccolti e conservati per poter rendere possibile un difficile restauro.

Tutto ciò avviene peraltro alla vigilia del centenario della nascita di Antonino Caponnetto, che ricorre proprio sabato 5 settembre, giorno in cui, nel giardino a lui intitolato, davanti al cippo che lo ricorda, si svolgerà una cerimonia in suo onore.

"Purtroppo anche questa vandalizzazione, come le altre avvenute in passato e come il quotidiano tappeto di bottiglie gettate ovunque e fatte a pezzi nello spazio giochi dei bimbi, avviene nelle zone buie del giardino. È molto che chiediamo una maggiore illuminazione per garantire la sicurezza di tutti, perché purtroppo il giardino è poco illuminato, specie lato Arno. L'auspicio è che questo ennesimo atto sia l'occasione giusta per mettere in sicurezza i manufatti del giardino e gli utenti dello stesso. Noi - proseguono i volontari - ci stiamo occupando di tenerlo pulito e metterlo quotidianamente in sicurezza e abbiamo anche progetti per il futuro, ma davanti a questi scempi rimaniamo basiti".

È davvero incredibile che, peraltro, questi scempi avvengano proprio nel giardino intitolato a un gigante della storia italiana che alla lotta all'illegalità ha dedicato la sua vita.

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