I colori del Mugello al Sellaronda Bike Day. Selva di Val Gardena (BZ), nel giorno che segna l'ingresso astronomico dell'estate, circa ventimila ciclisti si sono dati appuntamento per compiere in bicicletta, il giro dei quattro passi dolomitici più noti. Le strade oportunamente chiuse al traffico hanno visto sfilare, dalle 8,30 alle 15,30, un fiume variopinto di atleti italiani e stranieri. Potevano mancare all'appello i biker mugellani?? Sicuramente no!! All'appello hanno risposto i componenti di Mugello Toscana Bike, il GS Vicchio Bike, Quelli di Sagginale e Quelli della Domenica. Il gruppone più numeroso, guidato da un possente, quanto inossidabile Don Soave, parroco di Vicchio, alloggiava in Val di Fassa, mia moglie ed io in Val Gardena. Il giro, rigorosamente "a senso unico", richiedeva un'ottima coordinazione per potersi incontrare sulla salita del Pordoi, la prima per loro, la seconda per noi. Riuscire quindi ad incontrarci al bivio Passo Sella, Passo Pordoi, sarebbe stato quasi impensabile, ma la potenza dei social network ed una buona dose di fortuna c'hanno aiutato, consentendo di incontrarci e di fare buona parte del giro insieme. La mattina c'ha visto partire alle 8,30 con un clima che di estivo non ha la ben che minima assonanza. Il freddo è pungente ed i tratti all'ombra non nascondono per niente i 5-7 gradi di temperatura. Saliamo il Sella accompagnati unicamente da fruscio delle ruote sull'asfalto e dal ritmato ansimare collettivo. In cima al Passo ci facciamo la rituale foto al cartello e poi ci buttiamo in discesa. Raggiunto il bivio con la strada che sale da Canazei, restiamo stupefatti per il fiume di ciclisti che sale. In mezzo un tandem con marito e moglie, poi un padre che traina un carrello con due bambini. Stoico!!! Restiamo fermi un paio di minuti e vediamo tra i passanti un omone con la tuta verde e gialla dei Ciclisti Mugellani. Lo inseguo e lo raggiungo. È Don Soave che con passo vigoroso sale il Pordoi. Gli chiedo dove sono gli altri. Indietro... e parecchio, mi risponde. Attendo in una macchia di sole il resto del gruppo che da li a poco arriva. Ci salutiamo e ripartiamo insieme. In cima al Pordoi tira un gran vento, meglio scappare in fretta verso Arabba dove ci raggruppiamo di nuovo prima di iniziare il Campolongo. Tutti insieme facciamo folclore ed attiriamo l'attenzione, sia per le vistose scritte "Mugello", sia per le feroci battute che si susseguono un po' per tutti. A Corvara infatti lo speaker della manifestazione ci saluta con un "benvenuto al Mugello" ovviamente ricambiato da un sonoro applauso. Prima di risalire il Gardena ci fermiamo in pasticceria, letteralmente messa a ferro e fuoco dal gruppo mugellano quasi al completo. Rimesso in sesto il corpo e lo spirito ripartiamo per la nostra ultima salita che mi sparo a tutta fin da Colfosco. In vetta tira un gran vento e minaccia pioggia. Mi vesto con tutto quello che ho. Vedo sfilare uno ad uno i miei compagni di viaggio fin che arriva mia moglie. Anche lei si veste e ripartiamo per la nostra ultima discesa. Circa 60 km fatti con quasi 2000 metri di dislivello in mezzo ad un fiume di persone che condividono la nostra stessa passione, insieme ad un bel gruppo di simpatici "concittadini".