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In ricordo di un grande scultore mugellano: Giorgio Rossi

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In ricordo di un grande scultore mugellano: Giorgio Rossi In ricordo di un grande scultore mugellano: Giorgio Rossi © n.c.
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Quante volte al centro dei monumentali Giardini Municipali di Borgo San Lorenzo, all’interno sia per diletto o per seguire manifestazioni, cerimonie e rievocazioni istituzionali, abbiamo osservato il gruppo scultoreo bronzeo, che troneggia sul monumento in travertino, innalzato nel 1927, in onore e in ricordo dei Caduti del comune di Borgo San Lorenzo durante la I° Guerra Mondiale (1915/1918), raffigurante “il caduto morente sull’ara del sacrificio con la visione della Patria che lo protegge nella sua gloria”.

Con il tempo, per la passione della storia paesana e mugellana, si viene poi a conoscere il nome dell’autore (così come gli autori, tanto per citare qualche esempio, delle statue di Giotto a Vicchio, del Re Umberto I° a Borgo e Vaglia, del Mausoleo a Ponzalla, senza dimenticarci del grande Antonio Berti, di Augusto Chini, Mario Ferretti, etc, etc), artisti insigni che hanno nobilitato con la loro indubbia arte, la cultura della loro terra. Giorgio Rossi (San Piero a Sieve 1893 - Firenze 1963), grande scultore, grande artista, fu l’autore, benché ancora molto giovane, a Borgo San Lorenzo del complesso scultoreo in bronzo sopra descritto, che gli fu commissionato da un comitato di saggi, dopo la visione di altre opere di altrettanti scultori dell’epoca, presieduto dal Generale Guglielmo Pecori Giraldi, ed inaugurato con una grandiosa cerimonia, come si legge nei giornali d’epoca. Questa la brevissima parentesi borghigiana dello scultore sanpierino, poiché la sua vita artistica è talmente copiosa che ci vorrebbe ben altro spazio per descriverla in maniera decorosa (significativa la monografia del prof. Stefano De Rosa, autore fra l’altro del volume sul borghigiano Giovacchino Forzano, regista, scrittore, librettista di Puccini, Leoncavallo e Mascagni), felici però nel venire a conoscenza che dopo molti anni di oblio, finalmente, lo scultore mugellano venga rivalutato, ricordato, riposizionato il tutto il suo valore artistico e umano. E’ in atto in questi giorni (lo scorso 2010 l’Ente Cassa di Risparmio gli dedicò una grande mostra nella Sala delle Colonne in via Bufalini), è in atto dicevamo, una sua mostra a Pontassieve nel Palazzo Municipale denominata “ Nel segno della Sieve” (sono esposte circa 30 opere) e domenica scorsa 17 aprile 2011, anche l’amministrazione comunale di San Piero a Sieve gli ha reso omaggio con una breve ma sentita cerimonia nei locali dell’ex Orfanotrofio Frilli, messo disposizione dalla Confraternita di Misericordia presente con il Governatore Alessandro Chiesi, dove all’interno ci sono alcune opere dello scultore. Dopo l’intervento del Sindaco Marco Semplici (era presente anche l’assessore alla cultura Alessandro Giovannelli), lo scrittore locale Lanfranco Villani ha tracciato una biografia genealogica dello scultore, quindi la pronipote signora Paola Pagliai, con accanto altri famigliari, ha fatto dono al comune sanpierino di un dipinto ad olio del bisnonno raffigurante il panorama di San Piero a Sieve; un piccolo gioiello iconografico del paesello natio, che suggella dopo tanti anni questo ricordo di uno dei più illustri figli sanpierini. (A.G.)

Foto 1 : Un momento della cerimonia rievocativa con il sindaco Marco Semplici e il giornalista Lanfranco Villani; al centro alcuni busti e bassorilievi dello scultore Giorgio Rossi.


Foto 2 : A destra la signora Paola Pagliai, bisnipote dello scultore Giorgio Rossi, mentre dona il dipinto raffigurante San Piero a Sieve al sindaco Marco Semplici.


Foto 3 : Il dipinto panoramico di San Piero a Sieve, opera giovanile dell’artista Giorgio Rossi.

(Foto A.Giovannini)

 

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