La 'mugellanità' di Lorenzo Bartolini, lo scultore del 'bello'. © n.c.
E’ in atto a Firenze alla Galleria dell’Accademia (31 maggio, 6 novembre 2011), una grande e significativa mostra dello scultore Lorenzo Bartolini (1777-1850), pratese (si dice che il piccolo sobborgo dove nacque si trovava nella Potesteria in comune di Barberino di Mugello), artista votato alla bellezza (bellissimo il catalogo in mostra), cui mai rinunciò neanche di fronte al Vero. “ stiamo ragionando di bellezza allo stato puro che travalica gli stili, si legge in un commento di Cristina Acidini, durante la presentazione della mostra “Lorenzo Bartolini, Scultore del bello naturale”, da poco inaugurata alla Galleria d’Arte dell’Accademia, quinto appuntamento del programma “Un Anno ad Arte” sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio.
Se questa mostra davvero splendida è visitata da centinaia di persone, che restano estasiate dalle sculture del Bartolini, “con quei corpi di marmo che sembrano nati per essere accarezzati”, il ricordo è andato subito a ritroso nel tempo, dato che Lorenzo Bartolini era inserito nel contesto famigliare nel Mugello, quando nel febbraio del 1997 fummo ospiti della Famiglia Marras a Villa Beatrice in località “La Madonna” (si trova all’ingresso di Vicchio di Mugello provenienti da Borgo a destra prima del passaggio a livello), in occasione, dopo tantissimi anni, della riapertura del bellissimo Oratorio dedicato a Sant’Ivo, dove si svolgeva da tempo immemorabile l’antica festa detta della “Candelora”, riesumata per l’occasione da questa famiglia dopo che il Generale Efisio Luigi Marras, Capo di Stato Maggiore dell’esercito Italiano, morto a 102 anni (!), l’aveva acquistata.
Per la prima volta entrammo in quell’Oratorio e dopo aver partecipato con tante altre persone alla funzione religiosa della “Candelora”, per noi amanti d’arte era altrettanto gratificante osservare all’interno dello stesso Oratorio, molto ampio con due cappelle laterali a forma di Croce Greca, diverse opere d’arte fra cui un affresco trecentesco di scuola giottesca da poco restaurato dalla Sovrintendenza alla Belle Arti, raffigurante la Madonna col Bambino in trono (ecco il toponimo del luogo detto “La Madonna”), attribuito a Rossello di Jacopo Franchi o al Maestro della Madonna di Strauss, attivi in quel periodo. Ma il nostro sguardo si posò anche su alcune lapide marmoree mortuarie in bassorilievo all’interno dell’Oratorio, che ricordano le sepolture di alcuni componenti della nobili famiglie che nel corso dei secoli sono state proprietarie di Villa Beatrice a La Madonna; dai Buoni ai Fabrini, dai Guidi ai Santoni, ai Santoni-Guidi ed altri.
Galleria fotografica
La sorpresa, ecco il motivo della mugellanità di Lorenzo Bartolini, giunse quando osservammo con attenzione su un bellissimo bassorilievo in marmo, non a caso, un’opera dell’insigne artista Lorenzo Bartolini, uno dei più grandi scultori fra la fine del ‘700 e parte dell’800, il quale aveva sposato l’ultima discendente della nobil famiglia Buoni, Maria Anna Virginia, l’11 aprile del 1831, è raffigurato il “Genio” chino sull’urna, opera questa i cui caratteri richiamano il Monumento al Conte Senatore Luigi Gugliemo de Cambray-Digny, eseguito dalla stesso scultore nel Pantheom della Basilica di Santa Croce a Firenze. Ecco nel ricordo di una tradizione come la “Candelora”, ripresa con semplicità, il benigno lettore se avrà avuto la pazienza di leggere le note di cui sopra, si sarà accorto di quanta storia, quanta arte, quanto profondo senso cristiano era impregnato il nostro Mugello, felici anche di pubblicare immagini che scattammo alcuni anni orsono, inedite e significative. Un esempio fra i tanti quello che racchiude nel suo interno l’Oratorio dedicato a Sant’Ivo a “La Madonna” in comune di Vicchio di Mugello. Nella splendida mostra di Firenze dedicata a Lorenzo Bartolini alla Galleria dell’Accademia, c’è anche un po’ di “mugellanità”, perchè qui nel Mugello risiedeva e viveva Lorenzo Bartolini con la sua famiglia, la moglie Maria Anna Virginia Buoni e le figlie Giulia e Maria. (Aldo Giovannini)
Foto 1 : Lo scultore Lorenzo Bartolini, da un dipinto di Jean Domenique Auguste Ingres: la sua famiglia era originaria di Vicchio di Mugello.Foto 2 : La Villa Beatrice a “La Madonna”; al centro del corpo monumentale della residenza si nota l’Oratorio di Sant’Ivo con il piccolo campanile a vela.
Foto 3 : Un’opera di Lorenzo Bartolini all’interno dell’Oratorio di Sant’Ivo: “il Genio chinato sull’urna “
Foto 4 : Loculo della moglie di Lorenzo Bartolini Maria Anna Virginia Buoni (1806-1892), all’interno dell’Oratorio di Sant’Ivo a Villa Beatrice. Fra l’altro si legge: “vedova del celebrato statuario Lorenzo Bartolini ”.
(Foto cronaca Aldo Giovannini)


