
La sindrome del tunnel carpale è tra le più diffuse e spesso la si riconosce dalla presenza di un forte dolore della mano e delle dita che porta sovente ad una diminuzione della sensibilità. A soffrire di tunnel carpale sono soprattutto le donne; infatti questa sindrome spesso si associa ad altre situazioni come l'artrite, la menopausa o la gravidanza.
Ma come ci si accorge di soffrire di tale patologia? Principalmente si avverte un forte dolore alla mano, specialmente durante la notte, quando i muscoli si distendono e si irrigidiscono. Sarà, allora, necessaria una tempestiva diagnosi; così da scongiurare l’aggravarsi della situazione. Infatti la sindrome del tunnel carpale si può classificare in sei livelli: 1° negativo; 2° minima; 3° lieve; 4° media; 5° grave; 6° estrema atrofia.
Per curare il tunnel carpale si deve innanzitutto intervenire a livello locale con una valutazione clinica della mobilità delle ossa della mano e del gomito per capire se c'è una compressione da disallineamento osseo ed utilizzare un tutore per stabilizzare il problema perché, qualora ciò non fosse stato fatto, il rischio di ricaduta è alto se si procede con la sola chirurgia.
Quindi, prima di sottoporsi ad una operazione, si può, attraverso il consulto con un bravo osteopata, correggere questo mal posizionamento osseo, contenendolo con esercizi preventivi; così che la problematica si dissolva nel tempo senza dover subire un intervento.
Dott. Gabriele Parigi
Osteolab
Via Ilaria Alpi, San Piero a Sieve (FI)
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Un commento di un lettore arrivato in redazione:
Sono contenta di sapere che esiste uno studio di Osteopatia a S.Piero e sono perfettamente d'accordo col dr.Parigi. Io non sono un medico, sono solo naturopata e operatrice craniosacrale ma conosco questa sindrome e so che, purtroppo, spesso viene consigliato l'intervento chirurgico perchè nel mondo della medicina ufficiale non si conoscono o non vengono presi in considerazione altri metodi, come l'osteopatia appunto, o l'agopuntura con i quali si può intervenire validamente ed evitare, spesso, di giungere ad un intervento che, il più delle volte, non solo non è risolutivo ma può anche complicare la situazione. Comunque, come operatrice craniosacrale, devo dire che finalmente so dove andare quando, a mia volta, avrò bisogno di un trattamento, perchè finora in Mugello non avevo trovato nessuna realtà del genere.
Buon proseguimento
Barbara