25 APR 2025
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L’accensione del Cedro in Piazza del Poggio

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L’accensione del Cedro in Piazza del Poggio L’accensione del Cedro in Piazza del Poggio © n.c.
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Lo scorso lunedi 8 dicembre 2014, festività dell’Immacolata, c’era molta animazione in piazza del Poggio nel tardo pomeriggio, poichè era stato fissato verso le 17, da parte dell’amministrazione comunale, presente con il primo cittadino Paolo Omoboni, con tanto di fascia tricolore, e l’assessore alla cultura Cristina Becchi, l’inaugurazione e l’illuminazione, dopo quasi 30 anni dal suo spegnimento, del grande cedro di piazza del Poggio, che per molti anni era stato l’emblema delle Festività Natalizie del comune verso i propri concittadini. Molti lettori hanno apprezzato un nostro precedente articolo sulla storia di questo albero, cosa c’era prima, chi lo aveva piantato, da dove era stato prelevato, il motivo dello spegnimento etc, etc, perché questa volta in un clima finalmente festoso, centinaia di bambini con i loro genitori hanno circondato l’albero (come usa dire in gergo moderno, una “eccellenza” questa magnifica pianta nel centro storico cittadino), che era stato addobbato da oggetti di riciclaggio, in attesa che il buon Fioravanti, dipendente comunale, schiacciasse il pulsante, e quando questo è avvenuto, un innocente boato ha accompagnato l’accensione. Prima però, per dovere di cronaca, ricordiamo l’intervento del sindaco che ha ricordato il valore di questo avvenimento, i canti natalizi prettamente cristiani - finalmente - a cura dei bambini e dei giovani della Compagnia teatrale “Il Piccolo” diretti da Filippo Margheri, (erano reduci dal grande successo di una commedia “ Aggiungi un posto a tavola” alla Rufina), ma più che altro si respirava una atmosfera serena, piena di allegria. L’unica nota stonata, e non possiamo esimerci nel portarla a conoscenza, era quella che tanti bambini si arrampicavano sul Monumento alle Vittime Civili, collocato sotto il cedro, senza che nessuno, genitori o autorità, intervenissero. Poteva essere anche un gioco pericoloso, ma più che altro era la completa mancanza di educazione civica di coloro che sono preposti a questo, poiché se nessuno dice niente, perché sono piccini, sono bambini, vanno fatti sfogare e quant’altro, quando sono grandicelli sentono il dovere di fare certi gesti non consoni alla vita sociali e civile. Comunque sia, ben tornato caro albero di Natale del Poggio. Un attimo prima dell’accensione   L’intervento del sindaco Paolo Omoboni (Foto cronaca di A.Giovannini)

 

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Commenti 1
  • marcello

    Giovannini ha ragione in pieno. Ieri ho visto dei ragazzini che hanno infilato una lattina di cola cola nella mano della figura del bambino del monumento alla Resistenza avanti alle scuole elementari.Ho l'impressione che ci sia ancora! Ma son banbini!

    rispondi a marcello
    mer 10 dicembre 2014 04:26