6 APR 2025
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Marradi. Sessantasei anni dopo la strage di Crespino

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Marradi. Sessantasei anni dopo la strage di Crespino Marradi. Sessantasei anni dopo la strage di Crespino © n.c.
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Nel luglio 1991 Marradi riceveva la medaglia d'oro al merito civile per la strage di Crespino, del 1944. Tra un anno, nel luglio 2011, ricorreranno i venti anni dalla consegna. Dal Comitato Culturale Il Maestro di Marradi riceviamo quanto segue, un invito a non dimenticare:

Antonio Cassigoli, nel suo libro 'Marradi nella resistenza  testimonianze e sacrifici' (del luglio 1984) concludeva la premessa: “…Marradi, risorta nel segno della libertà e delle riconquistate istituzioni democratiche…merita che la Nazione riconosca, anche ufficialmente e tangibilmente, questo suo sanguinoso, immane e doloroso contributo alla rinascita della Patria nel segno del sacrificio…” e continuava a pag 48 (nel capitolo una medaglia per il gonfalone):

 

“Tutti i sindaci che si sono avvicendati alla guida del Comune di Marradi dalla liberazione in poi (Pierino Zacchini, Mario Bellini, Antonio Cassigoli e poi ancora Mario Bellini, Goffredo Nannini, Giuseppe Tarabusi, Arturo Zambelli, Enrico Consolini) si sono premurati chi più chi con minore insistenza di richiedere un riconoscimento al Comune, in quanto tale, per le lotte, le sofferenze, le distruzioni, le morti, le deportazioni che funestarono il territorio marradese durante l’infausto e glorioso 1944…Ricordiamo, per tutte, la richiesta avanzata, il 4 dicembre 1970 dal sindaco on. Goffredo Nannini, che il 27 gennaio 1972 rinnovava la richiesta”.

Il 1984 ricorreva il 40° anniversario della strage di Crespino ma il riconoscimento non arrivò, nonostante le speranze. Bisognerà attendere la decisiva e risolutiva azione del sindaco Rodolfo Ridolfi che, dopo avere ottenuto un intervento finanziario del Ministero della Difesa a favore del sacrario di Crespino, pazientemente ma con determinazione ripropone il dossier ed ottiene il 3 Luglio del 1991 con decreto del Presidente della Repubblica  la Medaglia d’oro al merito civile  per il Comune di Marradi con la seguente motivazione:

«Piccolo centro attraversato dalla linea gotica, sopportava con fierissimo e dignitoso contegno spaventosi bombardamenti aerei e terrestri, subendo la distruzione della maggior parte del centro abitato e offrendo alla causa della Patria e della libertà il sacrificio eroico di quarantadue civili inermi, trucidati a scopo di rappresaglia dalle truppe d’occupazione naziste.»
— Marradi, estate 1944.

Il Sindaco Ridolfi, parlando a Crespino insieme al sottosegretario di Stato agli interni del governo Andreotti, Valdo Spini, disse (come riporta la pubblicazione “Marradi Capitale Culturale della Romagna Toscana” -1993)  “…I sacrifici di tutto il popolo marradese durante il terribile conflitto hanno raggiunto limiti inimmaginabili: La ritrovata libertà, il senso di responsabilità e la ripresa positiva del pacifico, quotidiano travaglio sono state premiate con alto riconoscimento di virtù civica.

Nel luglio del 2011 ricorre il ventesimo anniversario del conferimento della medaglia d’oro al Gonfalone del Comune una data ed una occasione da non perdere.

 

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