Erano in tanti, tantissimi, questa mattina (mercoledì 30 marzo) i ragazzi che si sono riuniti a Borgo per l'ultimo saluto a Niccolò Murino (vittima, quasi una settimana fa) di un incidente con la sua amata moto. Così tanti che la grande Pieve di Borgo San Lorenzo non li conteneva, e che anche la piazza antistante faticava ad accogliere tutti quei volti giovani. Volsi solitamente spensierati ma oggi spaesati di fronte ad una tragedia così grande. Ma non c'erano solo loro: c'erano il sindaco di Borgo San Lorenzo (in forma privata), i dirigenti del liceo Giotto Ulivi (che Niccolò frequentava). E, naturalmente, i familiari distrutti dal dolore. E all'ingresso della Chiesa, ad accogliere chi voleva dare l'ultimo saluto a questo ragazzo, un cesto con tante foto di Niccolò. Ritratto sorridente in sella alla sua moto come, forse, avrebbe voluto essere ricordato. Foto a disposizione di tutti, con la bella scritta: "Ricordati di me" E, quando la bara Bianca ha lasciato la cappella della Misericordia, dove è stata vegliata in questi giorni, è stata accolta da un applauso. Poi la breve processione fino alla Pieve e l'ingresso in una Chiesa che, forse, non ha mai contenuto così tanti giovani. La cerimonia, celebrata dal pievano Don Maurizio, è stata allo stesso tempo semplice e toccante; basata sul Vangelo di Giovanni (Vado a prepararvi un posto, sono Io la Via, la Verità e la Vita). E, nell'Omelia, don Maurizio, dopo aver ammesso che 'non essere tristi in giorni come questo sarebbe disumano' ha sottolineato la difficoltà di rivolgersi ai genitori in momenti così difficili. “Ma – ha detto – siamo in tanti e questo significa che in tanti abbiamo voluto bene a Niccolò”. E poi, naturalmente, la speranza che deriva dalla Fede. Poi, alla fine della cerimonia (come spesso accade) il momento più toccante. Ossia la lettura dall'ambone dei tanti messaggi lasciati per Niccolò. Aperti da quello del fratello “Vi chiedo di ricordare Niccolò con il sorriso e non con la lacrima” e chiusi da quelli, strazianti, dei genitori. Con la mamma che ricordava i messaggini che si scambiava con Niccolò (“prendi il meglio che ti ho insegnato – gli aveva scritto – e conservalo nel tuo cuore”) e il padre che, distrutto dal dolore, ha sottolineato di aver imparato molto dal figlio anche se, si è chiesto in maniera straziante, forse lo aveva frequentato troppo poco. Poi, tra le tante, la lettera della cuginetta, quelle di tanti amici e in particolare di Vittoria (da Barcellona) o di Gaia; fino a quella dello zio che ricorda di avergli fatto scuola guida per la moto nuova. Ma soprattutto il ricordo, fatto da tanti amici, di un Niccolò sorridente e spensierato. Sempre pronto ad aiutare gli altri e a farli sorridere con ironia. E la lettera dei compagni di classe ("Eri, sei e sarai sempre un o di noi"). Al cimitero, poi, sono stati fatti volare tanti palloncini a forma di cuore con la foto di Niccolò in moto, ed è stata portata anche una corona tutta fatta di palloncini rossi. E anche noi di OK!Mugello vogliamo ricordarti. Ciao Niccolò. Ciao Angelo.
cinzia
Niccol ha raggiunto il suo posto, quel posto a lui designato e che nessuno avrebbe voluto che occupasse. A questo tipo di funerali, partecipano tanti giovani, ma tutti gli anni, nel nostro Mugello, purtroppo,il dolore si ripete, colpa delle strade non tenute come dovrebbero, colpa della velocit dei mezzi che usiamo per divertimento o per lavoro, tutti, mettiamoci una mano sulla coscenza.