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Pnrr, definanziati 20 progetti per circa 30 milioni in metro città. Brenda Barnini "è bullismo istituzionale"

Durissimo attacco al Governo. Bussolin (Lega) non ci sta e contrattacca. Mentre Masi (M5s) è preoccupato ma ha delle solide certezze.

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Sara Funaro, Andrea Giorgio e Brenda Barnini Sara Funaro, Andrea Giorgio e Brenda Barnini © OkNews24
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Sono furiosi e sorpresi da un destino che è un punto interrogativo Brenda Barnini vice sindaco Metrocittà, Sara Funaro assessore al welfare e Andrea Giorgio assessore all'ambiente del comune di Firenze.
Attaccano duro impauriti dalla bozza di depotenziamento del Governo sul pnrr.
20 gli interventi definanziati e che rischiano di rimanere senza fondi nella metrocittà per un valore complessivo di oltre 29milioni e mezzo di euro.
Fra loro lavori già in corso d'opera, come quelli riguardanti in prevalenza l’edilizia scolastica e l’efficientamento energetico.
A questi sono poi associati altri finanziamenti provenienti dal Fondo opere indifferibili o dal Comune per un importo complessivo di circa 4,2 milioni di euro.

Tra le opere di valorizzazione del territorio ed efficienza energetica ci sono i lavori di adeguamento statico nelle scuole fiorentine Cairoli, De Filippo, Dionisi, Gramsci, Rodari, Don Milani, Nuccio e media Carducci, ma anche l’efficientamento energetico di  Palazzo Strozzi. Il rifacimento di via Faenza e la manutenzione straordinaria di guard rail in varie strade (tutti questi progetti sono nella fase ‘post gara’). Sedici sono già contrattualizzati, uno è in fase di progettazione e per tre i lavori sono già conclusi. 

Ma guardando in metrocittà sono a rischio 17 progetti per un totale di 102,2 milioni  fra cui le piscine di Sesto Fiorentino, Figline Valdarno, Dicomano ad esempio, oltre a moltissimi altre progetti.
“Si tratta – ha spiegato Barnini – di progetti che facevano riferimento ai piani urbani integrati, opere e investimenti che riguardano tutto il territorio metropolitano su tutte le tre linee di finanziamento previste, inclusione sociale, rigenerazione urbana, sostegno impianti sportivi.
Per tutte queste opere ci sono contratti firmati per far partire i cantieri, è una situazione sconcertante. Le informazioni non sono state trasmesse in maniera ufficiale agli enti, per questo siamo molto preoccupati da questo caos, questo è bullismo istituzionale, non abbiamo mai visto un Governo che passa sopra al confronto con regioni ed enti locali in questo modo”.

Un quadro sconfortante quello presentato questa mattina in Sala Macconi a Palazzo Vecchio ma Brenda Barnini ha assicurato: “Non ci fermeremo, andremo avanti con i progetti previsti. È arrivato il momento di dire chiaramente al Governo che abbiamo bisogno di certezze”.

“Il governo per l’ennesima volta sta facendo confusione – ha detto l’assessore Sara Funaro -. Chiediamo un confronto immediato perché ci vengano date risposte ufficiali sul definanziamento di progetti che sono già stati tutti o realizzati o in corso di realizzazione oppure già appaltati.
Non si possono generare incertezze su progettualità importanti per i cittadini. Si tratta di progetti che riguardano riqualificazioni urbane, tra cui ad esempio scuole, interventi ambientali e di edilizia residenziale pubblica. Tra tutti questi interventi il più consistente economicamente è quello della scuola Ghiberti: l’appalto è già assegnato, i lavori di demolizione e rifacimento partiranno a breve e lo spostamento delle classi è già stato concordato con le famiglie. Indietro non si torna”.

Gli altri progetti riguardano la scuola elementare Carducci, la chiesa Barnabiti Sant’Agostino, la palestra di scherma Raggetti e il Museo Novecento (lavori conclusi). Interventi di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile interessano invece il Saloncino Goldoni (in fase di progettazione).

I progetti di rigenerazione urbana interessati dal definanziamento sono quelli della scuola Ghiberti e quelli che prevedono interventi vari nell’area collegata, come ad esempio quelli relativi alla stazione della Polizia municipale di via di Legnaia, all’impianto sportivo Olimpia, al verde urbano e al rifacimento delle vie di Scandicci e di Legnaia.

“A differenza di quello che sostiene il Governo – ha continuato l'assessore Giorgio -, non vengono definanziati perché non stanno andando avanti: si tratta di progetti che abbiamo portato in fondo e già chiusi. Progetti importanti, di rigenerazione urbana, scuole, rivolti a tante realtà su cui stiamo lavorando e investendo su tanti fronti. Gli amministratori rappresentano i cittadini che a noi chiedono risposte chiare su molti temi, come appunto quello della transizione ecologica. E qui ancora una volta il centrodestra dimostra di essere nemico dell’ambiente. Le amministrazioni hanno lavorato pancia a terra e adesso il Governo ci lascia nell’incertezza più totale”.

“Grave allarmismo della Giunta, interventi andranno avanti. Su nuove basi si coinvolgano Regioni e Comuni”. Lo afferma dopo la conferenza stampa Federico Bussolin, Capogruppo in Consiglio Comunale e Segretario Provinciale della Lega a Firenze:
“Non è normale che un Assessore all’Ambiente invece di pensare agli alberi morti stecchiti a Firenze si metta ad invocare le piazze per fare campagna elettorale contro il Governo: quello dimostrato dalla Giunta di Firenze è un atteggiamento irresponsabile le cui critiche sono strumentali e utili ad una mera campagna elettorale.

Il Ministro Fitto, nel suo intervento alla Camera, ha ampiamente spiegato che gli interventi che sono stati esclusi andranno avanti sotto nuove forme di finanziamento e che tale revisione si è resa necessaria per due motivi: da una parte per questioni di carattere tecnico legate all’aumento dei costi, dall’altra nessuno ha chiesto di revocare alcun finanziamento. Gli interventi infatti andranno avanti come da previsione ma sotto altre forme di finanziamento, perché attualmente sono incompatibili con i criteri previsti dalla Commissione UE.

Quello che c’è da fare, oggi, è quindi lavorare celermente per concretizzare le nuove forme di finanziamento e, parimenti, lavorare assieme alle Regioni e ai Comuni alla luce di questi importanti aggiornamenti forniti dal Governo, in quanto sono loro poi a dover concretizzare il PNRR realizzando le opere.
Il PD Toscano sta portando avanti una narrativa falsa, il Governo di Centrodestra invece preferisce guardare ai fatti con l’obiettivo di portare a termine l’intero Piano entro Giugno 2026”.

“Millestone, target e tempistiche non rispettate. È sempre il solito scaricabarile a discapito di cittadini ed imprese. Siamo molto preoccupati per questa gestione del PNRR – spiega il consigliere M5S Lorenzo Masi e per i 16 miliardi di euro tagliati a livello nazionale, ben 600 milioni in meno in Toscana, a Firenze verranno a mancare 29 milioni di euro, con 1.679 progetti che non verranno finanziati. Non solo. Questo governo, con un sms ha tolto il reddito di cittadinanza. La benzina è alle stelle e sopra i 2 euro al litro. A Firenze – prosegue Masi – viene commissariato il Quartiere 1 per le dimissioni del presidente Maurizio Sguanci. In Consiglio comunale, in diversi atti, la maggioranza ha votato in maniera disunita… Ai cittadini tutte le valutazioni del caso. Noi – conclude il consigliere del MoVimento 5 stelle Lorenzo Masi – le idee le abbiamo ormai chiare, a Firenze deve cambiare tutto, non qualcosa tanto per far vedere che si è cambiato solo il nome del primo cittadino”.

“Sono 160 i milioni di euro nella sola città metropolitana di Firenze che rischiano il definanziamento a seguito della riforma del PNRR voluta dal Governo Meloni, incapace di dar seguito ai programmi stabiliti” sottolinea il capogruppo M5S De Blasi.. “Cantieri finanziati, progetti, appalti partiti o pronti a partire per poi essere ”definanziati" con una mega figuraccia. ANCI e conferenza delle regioni sono in evidente imbarazzo”.
“Si tratta di una bomba incontrollabile
- prosegue il pentastellato - in termini di tenuta dei territori, perché, per quanto ci è dato sapere, solo a Firenze sono 20 i progetti interessati dai tagli per un totale di quasi 30 milioni di euro di quelli previsti più 11 milioni di cofinanziamento”.
“Questi soldi sono destinati a riqualificazioni urbane, interventi ambientali ed edilizia residenziale pubblica. In particolare l’intervento più corposo riguarda i 20 milioni per il rifacimento della scuola Ghiberti, le cui demolizioni dovrebbero cominciare il prossimo mese”. “Cosa succederà per le risorse già impegnate dalle amministrazioni?” si chiede il Capogruppo.
“Ma non solo, perché sono stati formalizzati contratti di appalto, acquistate attrezzature e affidate prestazioni professionali da parte di imprese e lavoratori. Che ne sarà di questi impegni?”. “E’ doveroso ricordare che fu il Presidente Conte del M5S ad ottenere ben 209 miliardi dall’Europa, per avviare opere ferme nelle città e nei territori da oltre 40 anni, ma adesso Fitto & Meloni hanno fatto il disastro”. “Una mossa scellerata – conclude De Blasi - quella del Governo Meloni che, dopo aver bloccato il superbonus, il reddito di cittadinanza, i contributi per agli affitti per le morosità, colpendo i cittadini delle fasce più deboli, mette adesso in ginocchio anche gli enti locali, dimostrando l’incapacità di governare ma bensì solo la volontà di distruggere questo Paese”. "Presenteremo a breve un'interrogazione per conoscere dall'Amministrazione Comunale in dettagli dei progetti a rischio nel territorio fiorentino e al fine di quantificare il danno conseguente”.

 

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