Non c'è dubbio sul fatto che il Quartiere 2 sia il protagonista delle maggiori trasformazioni urbanistiche della città.
Dopo il grande (in volumi e numeri) progetto che rivoluzionerà con il nuovo stadio l'intero rione del Campo di Marte e il recupero della grande villa con annesso parco del Salviatino che si trasformerà in un resort rinasce anche con un progetto di recupero urbano in chiave 2.0 anche l'area ex ferroviaria di via del Campofiore.
Un nuovo giardino prenderà il posto dei vecchi capannoni fatiscenti abbandonati di via del Campofiore, che saranno abbattuti per lasciare spazio al verde a tutto vantaggio dell’ambiente e della salute dei cittadini.
La superficie liberata sarà ‘trasferita’ in via Montepulciano, dove nascerà un piccolo complesso residenziale con un nuovo parcheggio pubblico alberato e spazi verdi.
È quanto prevede il piano di recupero con variante al regolamento urbanistico che ha avuto l’ok della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, e che attua per la seconda volta il meccanismo del cosiddetto ‘decollo-atterraggio’ previsto dal regolamento urbanistico, grazie al quale è possibile ‘trasferire’ la superficie liberata mantenendo i volumi zero.
Il nuovo edificio residenziale sarà composto da 12 unità abitative per complessivi 950 mq. L’importo della monetizzazione dovuto dal privato è di circa 130mila euro che saranno impiegati per la riqualificazione dei locali annessi a Villa Arrivabene in piazza Alberti per acquisire spazi da destinare al Quartiere 2.
“Un’operazione che consente da un lato di eliminare una situazione di degrado – ha detto l’assessore Del Re - dando il via alla riqualificazione dell’area di via del Campofiore; dall’altro di aumentare al tempo stesso le strutture in aree della città che ne sono carenti, in particolare parcheggi e verde, mantenendo inalterato il principio dei volumi zero attraverso il meccanismo di ‘atterraggio’ previsto dal regolamento urbanistico. Un meccanismo che abbiamo utilizzato solo in due casi, per la sua complessità di realizzazione e che quindi sarà rivisto nel nuovo Piano operativo sempre con l’obiettivo di essere funzionale al principio dei volumi zero ma con una maggiore prospettiva di applicazione in città”.
“Un’operazione che riqualifica una zona importante del nostro territorio con la trasformazione di via del Campofiore – ha detto il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi –, dove saranno demoliti i capannoni abbandonati da anni per lasciare spazio al verde, a beneficio dell’ambiente e dei cittadini”.
Gli operatori privati proprietari delle aree di trasformazione Campofiore 1 (area di trasferimento) e Montepulciano (area di atterraggio) hanno infatti presentato alla direzione Urbanistica la richiesta di attivazione del Piano di recupero del comparto discontinuo con variante al regolamento urbanistico. Il meccanismo decollo-atterraggio previsto dal Regolamento urbanistico era stato utilizzato in precedenza solo una volta con la demolizione dei capannoni di via Confalonieri e il ‘trasferimento’ della superficie al Gignoro.
Nel dettaglio, l’area di via del Campofiore (situata all’interno dell’isolato delimitato da via del Campofiore, via Sella, via Lanza, via Rattazzi) è occupata da un complesso edilizio costituito da capannoni e tettoie abbandonati da tempo e in avanzato stato di degrado. La superficie esistente, non più utilizzata, sarà trasferita nell’area di via Montepulciano in grado di accoglierla secondo i principi del Piano strutturale. Si tratta quindi di un intervento di demolizione senza ricostruzione con successiva conversione del suolo così liberato a verde privato e trasferimento della Sul in un’area detta di atterraggio. L’area di via Montepulciano, nella zona ovest di Firenze, non è edificata e risulta inutilizzata. La trasformazione prevede quindi un modesto intervento di nuova edificazione derivante dal trasferimento da area, a completamento della destinazione residenziale dell’area. L’edificio dovrà collocarsi lungo via Montepulciano e prevedere la realizzazione di un parcheggio pubblico (posti auto disposti a pettine) lungo l’area oggetto dell’intervento. La realizzazione del nuovo edificio in via Montepulciano è disciplinata dal Piano attuativo in modo da assicurare la fruibilità del parcheggio pubblico direttamente dalla pubblica via. Inoltre, è previsto che le aree verdi permeabili siano alberate e che quelle a corredo del parcheggio pubblico siano disposte in modo da ombreggiare le auto in sosta.