
Dopo i presidi e le proteste stamani, come da programma, sono stati abbattuti i pini di Piazza della Vittoria da mesi al centro dei dibattiti cittadini.
Un abbattimento programmato da tempo che è stato oggetto di aspri dibattiti anche nel corso della scorsa campagna elettorale a Sindaco L'intervento rientra nell'ambito della riqualificazione della piazza: "Si prevede la ricostituzione di una griglia di pini domestici, come da schema originario della piazza. Degli alberi esistenti, 24 saranno sostituiti in questa prima fase, mentre il gruppo di 13 alberi presenti nella zona della piazza corrispondente all’ingresso con via Puccinotti sarà oggetto di ulteriori approfondimenti diagnostici per valutarne la possibilità di conservazione", si legge in una nota stampa di Palazzo Vecchio.
Ma nonostante le motoseghe abbiano già compiuto il loro dovere mancano le proteste degli ambientalisti. "Atto di forza del Comune, come il 16 agosto: motoseghe in piazza alle 06.30 con grande spiegamento di forze dell'ordine, Digos e quant'altro. Deanna, la vice presidente dell'associazione Piazza della Vittoria, viene portata via dal 118", si legge sul profilo Facebook dell'associazione Piazza della Vittoria.
Ancora più duro il Comitato Vivi Firenze già irritato dalla partenza dei lavori in via Mariti di ieri di cui vi abbiamo già parlato che posta: "Pensate che sia il Venezuela o la Corea del Nord? No.Questa è l’Amministrazione Nardella di Firenze. Abbattono alberi sani per far posto al cemento! Grazie, anche ai fiorentini Zombies che si lamentano, ma stamattina dove erano? Ed i Consiglieri di Opposizione che, fino a 2 sere fa, erano a fare “passerelle” in Piazza?"
Questo invece il comunicato emesso dal Comitato Libera Firenze:
Tutti gli appelli sono caduti nel vuoto e i pini adulti di Piazza della Vittoria sono stati abbattuti.
Esprimiamo la nostra solidarietà e gratitudine agli attivisti che hanno tentato in vari modi di resistere. Un pensiero particolare va a Deanna Sardi, l’anima del comtiato Piazza della Vittoria, che ha dovuto essere ricoverata in ospedale. Grazie ai giovani studenti che avevano cominciato ad approfondire il significato del valore della presenza di alberi adulti in città.
Gli amministratori e i dirigenti del Comune, invece, sono rimasti inchiodati alle loro scelte sbagliate. Siamo di fronte a una crisi di qualità e consapevolezza della classe dirigente, da far paura a pensare in che mani siamo.
Del resto, come stiamo ripetendo da quando abbiamo formato Libera Firenze, per far vivere alberi adulti in città occorrono cose che mancano ormai da decenni:
– all’albero adulto va lasciato spazio (il che significa sacrificare altre cose, compresi i parcheggi, i treni-tram, le antenne 5G);
– l’albero adulto va curato da giardinieri pubblici (il cui stipendio non dipenda da quanto legno si pota);
– l’albero adulto può ammalarsi, certo, per cui ci si deve assumere l’ingrato compito di sostituirlo; ma la sostituzione deve essere fatta PIANTA PER PIANTA, non appaltando a ditte estranee intere campagne di abbattimento; con le vostre “esternalizzazioni” gli alberi adulti vengono sterminati e la qualità della vita dei cittadini peggiora;
– l’albero adulto deve essere sotto la responsabilità di dirigenti qualificati e coraggiosi (non di burocrati).
Gli alberi verranno ripiantati? Certo, ma non occorre essere botanici per capire che affinché un alberino ci regali quello che ci dava un albero adulto occorreranno decenni.
Sempre ammesso e non concesso che si riesca a ribaltare questa mentalità arretrata e reazionaria, che vede l’albero come “arredo urbano”, perché se si continua così ogni dieci anni gli alberi verranno sostituiti come si sostituiscono cestini e panchine. A nessun albero giovane sarà mai consentito di diventare adulto, perché – RIPETIAMOLO – l’albero adulto richiede una cura, uno spazio, una assunzione di responsabilità che le attuali tecnostrutture del Comune NON VOGLIONO PIU’.
Questa guerra agli alberi adulti porterà tanto male ai Fiorentini, ma essi, addormentati dal conformismo dei media, semplicemente non se ne rendono conto.
Noi continuiamo a lottare per riportare consapevolezza.
Noi continuiamo a essere il partito che resiste a questa guerra agli alberi adulti.
Noi continueremo a disturbare questo pensiero unico fondato sulla avidità e, in ultimo, sulla violenza.