
I consiglieri comunali di opposizione del Comune di Scarperia e San Piero intervengono con un comunicato stampa per richiedere formalmente la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, urgente e aperto alla cittadinanza. La richiesta, avanzata da "Centrodestra per Scarperia e San Piero" e "Liberasinistra in movimento", nasce dalla necessità di fare chiarezza sulla gestione dell'emergenza a seguito dell'alluvione del 14 marzo 2025. A seguire il comunicato diffuso:
A poche settimane dalla violenta alluvione del 14 marzo, che ha messo in ginocchio il territorio di Scarperia e San Piero, i *consiglieri comunali di opposizione* alzano la voce e chiedono chiarezza. La richiesta è forte e formale: convocare *un Consiglio comunale straordinario, urgente e aperto* per discutere pubblicamente dei danni, delle azioni messe in campo e delle prospettive per la ripresa.
Una mossa che non ha solo valore istituzionale, ma anche simbolico. Di fronte a cittadini sfollati, imprese ferme, strade ancora da mettere in sicurezza, *il silenzio non è più accettabile*.
“Serve un segnale politico forte, serve trasparenza. La popolazione ha diritto di sapere cosa è stato fatto, cosa si sta facendo e cosa si farà”, sottolineano i consiglieri di minoranza, che puntano il dito contro la gestione dell’emergenza e chiedono di fare luce sulle spese sostenute, sugli interventi effettuati e sui tempi di ripristino delle infrastrutture.
Ma non solo. L’opposizione propone di elaborare una *mozione condivisa da indirizzare al Governo, con cui sollecitare il riconoscimento dello **stato di calamità naturale*. Un passaggio necessario per attivare fondi straordinari e dare ossigeno a un tessuto sociale ed economico profondamente colpito.
“Il nostro Comune non può più permettersi una risposta lenta o burocratica – scrivono ancora i consiglieri –. Famiglie e imprese sono allo stremo. È il momento della responsabilità, non delle passerelle”.
Il tono è deciso, ma non pretestuoso. La richiesta di convocare un Consiglio aperto alla cittadinanza nasce dalla consapevolezza che solo con il coinvolgimento di tutti si potrà uscire da questa crisi. Perché se l’alluvione ha colpito duro, ciò che rischia di lasciare ferite più profonde è **l’assenza di una strategia chiara per la ricostruzione e il rilancio*.
In un momento in cui l’emergenza climatica si fa sentire con sempre maggiore frequenza e intensità, anche a livello locale è tempo di una politica che *guardi avanti con coraggio*, senza nascondere le difficoltà ma mettendo al centro ascolto, pianificazione e azione concreta.