"Sotto la neve, pane; sotto l'acqua, fame". Questo detto popolare – così scrive il Proposto di Firenzuola, don Carlo - illustra bene l'atteggiamento dei firenzuolini e di tutti i montanari di fronte alle nevicate di questi giorni, anche troppo abbondanti.
Non sarà il caso che qualcuno per chiedere la neve, per abbeverare la campagna, abbia fatto una "novena" quando poteva bastare solo un "triduo"? E' la domanda insinuante che il Proposto di Firenzuola si è sentito rivolgere da un cittadino che stava spalando..."Con il buon Dio la matematica non conta!" è stata la risposta. Certo con la neve non mancano i disagi: difficoltà negli spostamenti con i mezzi o a piedi, appuntamenti saltati (messe,catechismo, visite specialistiche...), pericoli della caduta dei ghiaccioli dalle gronde dei tetti, il gelo che blocca l'acqua nelle tubature e le schianta... Ma è sembrato sproporzíonato tutto il tam tam mediatico sull'ondata di maltempo di questi giorni, in particolare i servizi e le polemiche dalla nostra Capitale, per cinque centimetri di neve, o dal nostro Capoluogo di Regione per le vie imbiancate di .... sale; quando la neve si era assestata sulle tre cime di Monte Morello. A Firenzuola sono rimaste aperte le strade per i casi urgenti, anche quelle, purtroppo, per raggiungere i nostri cimiteri, le scuole e i servizi essenziali. Tutti hanno preso la pala in mano. Abbiamo rallentato il ritmo delle giornate, ci siamo messi al passo della stagione, che ancora si chiama "inverno", abbiamo fatto in casa delle faccende straordinarie, è stato possibile anche recuperare qualche rapporto umano che ci era sfuggito per la fretta di correre. Non è saltata neppure la "giornata del malato": mentre fuori nevicava copiosamente si è celebrata la Santa Messa con gli anziani della nostra Casa di Riposo. Col Proposto c'era anche Don Ongaro arrivato non si sa come da San Pellegrino, con un gran paio di scarponi da alpino. Proprio durante il silenzio dopo la Consacrazione un 'anziana ha gridato: "Bada come la viene!!". Si riferiva certo alla neve, ma forse anche al pane che la Provvidenza ci nasconde sotto. (C.G.)