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Fattori: "denuncia per i sondaggi farlocchi divulgati quando non si poteva"

Galletti: "siamo stati vittime della campagna di paura". Catello: "la divisione dei comunisti ci ha penalizzato".

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verso le elezioni verso le elezioni © n.c.
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In palazzo del Pegaso nel pomeriggio quando ormai si era delineato forte il quadro dei risultati seppur ancora con gli scrutini aperti sono arrivati alla spicciolata davanti ai microfoni della stampa gli altri candidati.

Prendendo nota della non presenza di Tiziana Vigni del Movimento 3V libertà di scelta, il primo a sottoporsi alle domande Salvatore Catello del Partito Comunista che ha sentito di come sia stato penalizzante per il risultato la presenza di due partiti comunista con tanto di falce e martello nella scheda elettorale. Cosa questa a suo dire che indubbiamente ha causato una dispersione di voti.
Catello tende la mano a Marco Barzagli del partito comunista italiano per ricompattarsi in una sinistra alternartiva.
Marzo Barzanti pare però non recepire l'appello del compagno e con il suo schieramento tira dritto nella, convinzione di essere il solo a portare avanti i valori veri del comunismo.

Decisamente deluso Tommaso Fattori di Toscana a Sinistra che si ferma poco oltre il 2% uscendo di fatto dal consiglio regionale dove, sottolinea di essere stato con il suo gruppo nella scorsa legislatura colui che ha presentato più interrogazioni e mozioni. Punta il dito della scomfitta sulla campagna della paura fatta dai due big che ha portato alla divulgazione anche di sondaggi a suo dire farlocchi durante il silenzio elettorale, cosa che ha già denunciato alla procura.

Sguardo basso anche per l'evanescente Irene Galletti che porta il Movimento Cinque Stelle a un misero 6% di fatto quasi azzerando la presenza del movimento in consiglio regionale.
Anche Galletti si dichiara vittima del voto utile che ha portato alla dissoluzione di ogni opposizione alternativa.





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