Il sacrificio di tanti nostri connazionali vittime della pandemia sarà ricordato per legge con una data simbolica istituita con votazione unanime alla Camera dei Deputati. Il giorno scelto per il ricordo è il 18 marzo.
Un giorno impossibile da dimenticare. Eravamo tutti chiusi in casa da dieci giorni e i telegiornali rimandavano solo tragici conteggi di morte. Fu soprattutto quella sfilata tragica e silenziosa di camion militari che partivano dal cimitero monumentale di Bergamo con tantissime salme a sconvolgere le coscienze di tutti. Troppi morti e il cimitero di Bergamo era al collasso e così la triste processione verso i forni crematori di altre città è stampata nelle nostre menti. Era il 18 marzo.
E il 18 marzo sarà quello in cui verranno ricordate ogni anno le vittime del Covid. La mozione presentata da diversi parlamentari è stata approvata all'unanimità e la vicepresidente della Camera Mara Carfagna ha poi accettato la richiesta di sostituire il canonico applauso del passaggio di una legge con un minuto di silenzio.
"Il 18 marzo 2020 resterà per sempre impresso nella nostra vita, attraverserà i confini del tempo della memoria. Quel giorno lì, quella notte, quando abbiamo assistito al tragico corteo dei carri militari che scortavano 65 feretri fuori da Bergamo verso altre città, ci siamo uniti con il cuore ai genitori, alle mogli, ai mariti, ai figli, ai nonni che non hanno potuto trovare la consolazione neppure nell'ultima carezza, nell'ultimo sguardo. Un dolore troppo grande per non essere onorato in quest'Aula, tra queste mura che ci dicono chi siamo, rappresentano la nostra storia e la nostra memoria. Cari colleghi, tutte le forze politiche si sono unite coralmente alla proposta di legge che mi vede primo firmatario con i colleghi del gruppo di Forza Italia e che ho presentato poco dopo la tragica notte di Bergamo". ha dichiarato Giorgio Mulè, deputato e portavoce dei gruppi di Forza Italia di Camera e Senato, intervenendo in dichiarazione di voto alla Camera sulla proposta di legge a sua prima firma.
Il testo approvato a Montecitorio e in attesa che il Senato faccio altrettanto prevede che la Repubblica Italiana riconosca il 18 marzo di ciascun anno come "Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus", al fine di conservare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa della pandemia
In quella giornata in tutti i luoghi pubblici e privati dovrà essere osservato un minuto di silenzio dedicato alle vittime dell’epidemia. Lo Stato, le regioni, le province ed i comuni potranno promuovere, anche in coordinamento con il privato potranno creare iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti di ricordo, favorendo in particolare le attività e le iniziative rivolte alle giovani generazioni.
In un paese spesso a corto di memoria serve ricordare il 18 marzo.