
Giunge alla nostra redazione una nota dell'associazione Calcit sezione Valdarno Fiorentino, che da anni si occupa alla sensibilizzazione alla lotta contro i tumori, in merito alle vicissitudini che vedono protagonista ormai da molti mesi l'Ospedale Serristori a Figline Valdarno. L'ultima preoccupazione da parte di enti, associazioni e cittadini locali la recente scelta di Usl Toscana Centro di chiudere temporaneamente il Pronto Soccorso del Serristori per renderlo un Ospedale Covid. Questo il pensiero di Calcit :
"Il Calcit Valdarno Fiorentino esprime preoccupazione per le sorti dell’Ospedale Serristori di Figline, già colpito in passato da scelte discutibili sul piano dell’organizzazione e sulle prestazioni dei servizi offerti. Come già ribadito in precedenti occasioni, riteniamo questo presidio fondamentale per il territorio e per la comunità, un punto nevralgico di tutta la sanità valdarnese.
E’ nota la gravità della situazione attuale, con il numero di ricoveri che cresce ogni giorno, e sappiamo quanto, in questi casi, sia importante fare rete e supportare le istituzioni in emergenza, così come ha dichiarato anche la sindaca Giulia Mugnai. Dopotutto è la natura stessa della nostra associazione che richiede collaborazione e assistenza tra le persone, ma allo stesso tempo non possiamo rimanere inermi di fronte a un vero e proprio depotenziamento del Serristori.
Perciò chiediamo alle istituzioni e all’azienda sanitaria locale maggiori rassicurazioni sul destino del nosocomio e sul carattere temporaneo ed emergenziale delle decisioni prese, prima tra tutte quella della chiusura del Pronto soccorso. Speriamo vivamente in un ritorno alla normalità e ci auguriamo che i servizi attivi anteriormente all’onda emergenziale e al picco dei contagi possano essere ripristinati il prima possibile.
Nel frattempo continueremo ad essere vicini alla popolazione con tutte le nostre attività e a farci portavoce di tutti coloro che vogliono ritrovare un Serristori efficiente e operativo, come lo è sempre stato."