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Al Giotto di Vicchio torna il cinema dopo dieci anni. Primo spettacolo per Natale

In programma il 25 e 26 dicembre “House of Gucci”, l’attesissimo film di Ridley Scott

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Cinema, musica, teatro: tre arti che si intrecciano per dare vita a “Giotto Teatro Aperto”. Così si può riassumere il progetto complessivo di rilancio del Teatro comunale Giotto di Vicchio su cui sono impegnati da una parte l’Amministrazione comunale e dall’altra il Jazz Club of Vicchio, Marta Innocenti, Yuri Salihi, Alessandro Cacciola, Matteo Cecchini.

“Giotto Teatro Aperto” comincia da subito con un regalo sotto l’Albero di Natale: il cinema. Dopo una lunga pausa, circa 10 anni, a Vicchio torna infatti il grande schermo. E per il primo appuntamento c’è da attendere solo qualche giorno, fino al weekend natalizio. E’ “House of Gucci”, l’attesissimo film di Ridley Scott, ad aprire, il 25 e il 26 dicembre, la programmazione cinematografica, che sarà a cadenza settimanale, il sabato alle ore 21,30 e la domenica alle ore 17,30 e 21,30.

A curare la programmazione cinematografica Marta Innocenti, Yuri Salihi, Alessandro Cacciola. Che spiegano: “La volontà è di dare vita ad una programmazione cinematografica che trova un suo equilibrio tra le prime visioni, con un occhio di riguardo per il cinema per bambini e d'animazione che avrà una domenica al mese dedicata, e titoli già usciti dal profondo valore artistico che a suo tempo non hanno trovato possibilità di visione sul territorio. Film di fiction, film documentari; corti, medi e lungometraggi per il grande pubblico, provenienti sia dalle distribuzioni sala “big” che dalle programmazioni festivaliere. Alcuni esempi di titoli che vorremmo portare in programmazione: Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, Qui rido io di Mario Martone, La scelta di Anne - L'événement di Audrey Diwan, Matrix 4, America Latina dei Fratelli D’Innocenzo, Spencer di, Cry Macho di Clint Eastwood, Diabolik dei Manetti Bros, House of Gucci di Ridley Scott, La persona peggiore del mondo di Joaquim Trier”.

L’obiettivo è creare uno spazio per un cinema a 360°, rivolto cioè a un pubblico eterogeneo, popolare e ricercato, e che sia intrattenimento ma anche riflessione, “capace di dialogare e collaborare con la realtà che lo circonda, staccata dalla grande città, ma non per questo di minor valore”, di “ripensarsi” nelle nuove forme e linguaggi a noi contemporanei”. E a questo proposito si pensa anche di organizzare “retrospettive o rassegne che possano accompagnare la regolare programmazione, concepite come approfondimenti alla scoperta di generi, parabole artistiche di registi o correnti cinematografiche che costellano il panorama audiovisivo mondiale”.

Soddisfazione è espressa dall’Amministrazione comunale: “Il ritorno del cinema al Teatro Giotto è un bel regalo di Natale per tutta la comunità ed un bel segnale - sottolineano il sindaco Filippo Carlà Campa e l’assessore alla Cultura Sandra Pieri -, il segnale della voglia di ricominciare, di fare, di proporre iniziative e attività culturali per i cittadini, per ogni età. Proposte con un’attenzione alla qualità e un teatro che sia per tutti”.

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