
Bivigliano e Vaglia tornano in questi giorni al periodo buio del 1943. Quando un giovane della frazione (Giorgio Baldini), a soli 16 anni, partì volontario per combattere sul confine orientale , dove fu ucciso in combattimento il 23 settembre. Una ferita della guerra che torna oggi a sanguinare, nonostante una medaglia conferita negli anni scorsi dal Presidente della Repubblica. Con il sindaco, Leonardo Borchi, che si di partecipare in forma ufficiale alla Messa (prevista per sabato) in sua memoria; cui parteciperanno invece Misericordia e Alpini. La salma di Giorgio, ritrovata dai familiari due anni fa nel sacrario dei caduti di Oltremare a Bari (dopo varie ricerche e peripezie) sarà riportata a Bivigliano e in sua memoria sarà celebrata appunto una Messa. Cui, come detto, non parteciperanno le insegne del comune. E il sindaco, Leonardo Borchi, in una lettera alla famiglia ha scritto che: “Non ritenendo acclarata la dissociazione di suo fratello dal fascismo non mi sento di poter rendere onori alla memoria per la divisa che indossava”. Il fratello di Giorgio, in procinto di partire per Bari, afferma: “Mio fratello è stato ucciso durante un pattugliamento il 23 settembre. Era passato troppo poco tempo dall'armistizio dell'8 settembre per operare una scelta consapevole”. E ricorda come gli siano state conferita medaglia e pergamena dal Presidente della Repubblica dopo la legge sulle vicende del confine orientale. Borchi spiega di non voler fare polemica e che, sebbene in forma strettamente personale, andrà alla cerimonia. Ma ribadisce anche che il ragazzo era partito volontario a soli sedici anni, e che subito dopo l'armistizio ai combattenti si presentarono tre scelte: continuare la guerra a fianco dei tedeschi, lavorare in Germania nelle fabbriche o finire nei campi di prigionia. E che, questo il ragionamento del primo cittadino, una scelta deve pur essere stata fatta dal ragazzo in questione; ipotizzando che chi poi ha stilato il foglio matricolare non avesse a disposizione tutte le informazioni necessarie. Per chi vorrà essere presente, comunque, la Messa in ricordo e memoria di Giorgio si terrà sabato alle 10:30 nella chiesa di San Romolo, a Bivigliano. Nella foto: un'immagine storica del periodo
patrizio baggiani
Appunto stato risposto bene. Ha ragione il parroco c' solo da pregare. Questa vicenda porta un parallelo con quei della chiesa, ma atei, che ora osannano Papa Francesco. Ma non abbiamo bisogno di sacerdoti - sindacalisti o rivoluzionari. Abbiamo bisogno di chi porta il Cristo e cerca di salvare anime.
luigi
Si dice che era dall'altra parte, ed vero. Anche Napolitano e Ingrao applaudirono ai carri armati nel 1956 quando schiacciavano migliaia di operai ungheresi...eppure. Anche se non conoscevo questo ragazzo, io senza alcuna ipocrisia, sar alla messa.
marcello
signora si faccia dire dal sindaco Borchi chi scrisse Libro e Moschetto.
Teresa
al repubblichino Dario Fo che ader alla Repubblica di Sal gli stato conferito il Premio Nobel. Cos tanto per ricordare l'incoerenza per coloro che vogliono insegnare la storia.