6 APR 2025
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Borgo com'era. La latrina in Piazza del Poggio...

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Borgo com'era. La latrina in Piazza del Poggio... Borgo com'era. La latrina in Piazza del Poggio... © n.c.
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E quest'anno (dopo 30 anni) tornano gli addobbi natalizi sul grande albero sorto dove c'era la latrina. Una delle caratteristiche di addobbi tradizionali durante le Feste Natalizie a Borgo San Lorenzo era l’illuminazione del maestoso albero in piazza del Poggio, uno dei rari esempio di vecchia alberatura in un centro storico cittadino. Borgo aveva anche questa “eccellenza”. In questa micro-storia, vogliamo ricordare dove è posizionato l’albero con ai piedi il fatiscente Monumento alle Vittime Civili con la seduta “chiniana”, c’era una volta un “Vespasiano “ (vedi l’immagine sul  libro “Caro Vecchio Borgo”),  una latrina costruita ad esagono, dove all’interno fatiscenti e puzzolenti gabinetti alla “turca” facevano bella mostra (per modo di dire) di sé, ma nell’estate l’odore nausebondo delle urine e degli escrementi erano davvero insopportabili, fra mosche e vermi, così come mi è sempre stato detti da tanti “vecchi” borghigiani. Poi un giorno il Podestà  (sindaco) il Cav. Giovanni Bandini,  disse basta a questo sconcio, a questo obbrobrio, e così nel 1931 fu buttato tutto giù, facendo posto ad un albero che avrebbe ingentilito la piccola piazza del Poggio. Beppino Borselli, (quanto era felice quando ce lo raccontava), prese il suo camioncino, con altri due borghigiani,  andarono a prenderlo a Grezzano nella tenuta dei Sigg.ri Dapples, per poi piantarlo dai giardinieri comunali nella piazza del Poggio. Crebbe abbastanza alla svelta ( la ninfa sotto terra era ben concimata dalla latrina!!) e dopo la guerra, l’amministrazione comunale durante le Festività natalizie, decise di addobbarlo per augurare  Buone Feste a tutti i borghigiani. Tutto bene fino a quando non ci si mise di mezzo la politica e le ideologie contrapposte. Gli americani erano in  guerra nel sud est asiatico ed ecco sull’albero ( anni ’60 del ‘900), apparire invece di Buone Feste la scritta “Pace nel Vietman”, poi furono i sovietici ad entrare in guerra in Afghanistan, ma però la scritta “Pace in Afghanistan” ( anni ’70 del ‘900) non apparve mai e giù polemiche a non finire. Poi subentrarono altre cose, altre squisquiglie, altre polemiche  e l’albero del Poggio per le Feste Natalizie rimase al buio. Sono passati quasi 30 anni dall’ultima accensione e sabato scorso (scriviamo la data: sabato 29 novembre 2014, perché ne resti testimonianza), abbiamo visto gli operai comunali con le scale ad inserire nei rami luci ed addobbi. La guerra nel Vietnam non c’è più, così nell’Afghanistan, quindi a questo punto si spera che la tradizione vada avanti, almeno per le nuove generazioni, insomma che l’albero non sia di parte, ma di tutti, nella pace e nella concordia. Buon Natale e Buone Feste. (Aldo Giovannini) Foto 1 (in alto): Anni ’10 del ‘900 ( 1914 ca). Si costruiscono le latrine pubbliche in piazza del Poggio. Foto 2 (qui sopra): Operai comunali mentre stanno addobbando l’albero del Poggio. (Foto e arcvihvio A. Giovannini)

 

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Commenti 2
  • marcello

    ma senti, pace nel Vietnam si e pace in Afghanisatan no. Brai brai davvvero i sinistroidi. vaia vaia vaia

    rispondi a marcello
    mar 2 dicembre 2014 10:38
  • CARLO

    piccole ma belle storie paesane con alcuni nodi politici di arroganza che tornano alla luce. Comnplimenti

    rispondi a CARLO
    mar 2 dicembre 2014 08:53