
Proprio in questi giorni, molti lettori del Sito Web OK!Mugello, hanno conosciuto finalmente l’autore del Sacrario - Ossario di Crespino sul Lamone dove riposano 44 vittime innocenti della furia nazista e dalla negligenza di coloro che dovevano difendere questi disgraziati e non lo fecero; era il 19 luglio del 1944. Dopo qualche anno veniva inaugurato questo piccolo mausoleo opera e progetto dello scultore Prof. Mario Bini di Borgo San Lorenzo. Detto questo, senza timori reverenziali per nessuno, accogliamo e pubblichiamo integralmente uno scritto dell’amico Giuseppe Margheri, titolare a Borgo San Lorenzo di un importante laboratorio di restauro di oggetti di grande spessore d’antiquariato, come mobilio, ceramiche, cornici, dipinti, sculture, litografie e quant’altro. Una officina di cultura, dove chi porta questa denominazione, dovrebbe ogni tanto affacciarsi. Ecco il testo: “-Il professor Mario Bini nasce a Borgo san Lorenzo nel 1909. Si diploma in scultura all'istituto d'arte di porta Romana a Firenze, dove ha come insegnante Libero Andreotti. Ha speso la sua vita facendo il professore di disegno e storia dell'arte in varie regioni d'Italia, in particolare a Borgo San Lorenzo, prima alle scuole medie poi al Liceo. Per molti anni ispettore onorario per le belle arti, ha continuato il lavoro della falegnameria di famiglia ed infine ha fatto lo scultore, forse la sua vera professione. Muore a Borgo S. Lorenzo nel 1987. Nel 2009, per i cento anni dalla nascita, la famiglia insieme all'amministrazione comunale di B. S. Lorenzo e con l'aiuto di alcuni ex allievi, allestisce nelle sale della villa Pecori Giraldi, una bella mostra retrospettiva sulle sculture del professore, un giusto riconoscimento al lavoro di una vita. La mostra ebbe un grande successo al punto che venne prorogata per qualche mese. Al termine chi aveva prestato le opere si è riportato a casa le proprie sculture, quelle di proprietà della famiglia Bini, alcune particolarmente grandi, sono finite nel Museo di scultura ( Il Cassero) a Montevarchi, perchè a Borgo San Lorenzo non hanno trovato ospitalità. Ennesima conferma del detto “nessuno è profeta in patria”. E così alcune sculture di Mario Bini fanno bella mostra nel museo del Cassero a Montevarchi, dove nel frattempo è stata fatta una tesi di laurea su di lui ed a breve dovrebbe uscire una monografia sempre su di lui. Qualche tempo fa insieme all'amico Roberto Grifoni, attuale presidente della fondazione “Estote Misericordes” di Borgo S. Lorenzo, ed allievo come lo scrivente del professore, siamo andati a visitare la gipsoteca di Libero Andreotti a Pescia. (La gipsoteca è una raccolta di sculture in gesso). Andreotti è considerato il più grande sculture italiano della prima metà del '900, Mario Bini, come già detto, è stato suo allievo all'istituto di Porta Romana in compagnia di Antonio Berti, Bruno Innocenti, Vittorio Granchi ed altri artisti forse meno conosciuti.All'interno della gipsoteca, bellissima, consiglio a tutti di andare a visitarla, esiste una sala dedicata agli allievi del grande maestro. I nomi sopra citati sono presenti con una loro scultura. Con grande stupore abbiamo scoperto che non vi era nessuna opera di Mario Bini. Il direttore del museo, al quale abbiamo raccontato la vicenda, si è detto ben felice diaccogliere una scultura di Mario Bini da inserire nella sala degli allievi. A questo punto però Guido Bini figlio di Mario, ci ha rivelato che non vi era più una scultura disponibile da portare a Pescia, perchè la famiglia a suo tempo aveva donato tutto al museo di Montevarchi. Occorreva quindi fare una copia e si individuava nel busto in gesso dell'allievo “Alfarelli” una delle opere più significative nella produzione M. Bini. L'Alfarelli si trova a Piazzano nella casadi Carlo Manetti e Maria Margheri i quali si sono detti disponibili a prestare l'opera per farne una copia. E così è stato fatto. Al momento la copia dell'Alfarelli è esposta in una vetrina dellapasticceria Bencini in attesa di partire per Pescia.Guido Bini che ha finanziato l'operazione, sta prendendo accordi con la direzione del museo per concludere la vicenda. Il gesso Alfarelli sarà nella sala allievi della gipsoteca di Pescia, in compagnia dei lavori di Vittorio Granchi, Bruno Innocenti e del mugellano Antonio Berti. Una piccola cosa per ricordare un caro professore, che ha trovato una casa ed una visibilità a Pescia ed a Montevarchi, purtroppo non a Borgo San Lorenzo suo paese natale. Giuseppe Margheri -“. I relatori della cerimonia nel centenario della nascita del Prof. Mario Bini, avvenuta il sabato 21 novembre 2009. Da sinistra Tebaldo Lorini, Aldo Giovannini, Prof. Niccolò Niccolai, Giuseppe Margheri, Prof. Marco Bongiovanni. Sul dietro si intravede un Crocifissione dello scultore mugellano Una immagine del prof. Mario Bini a destra con il Prof. Antonio Berti di San Piero a Sieve
GILBERTO
una bella tesserina rossa in tasca e tutto era risolto.
carlo
Nemo propheta in patria. un classico.