BORGO SAN LORENZO – L’Agorà Democratica “In-formiamoci. Per una transizione digitale consapevole” ha avuto luogo domenica 3 aprile al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo dalle ore 10.00.
Seguendo il format delle Agorà Democratiche, progetto promosso e portato avanti dal Partito Democratico, ogni partecipante ha potuto esprimere il proprio contributo, parlando per cinque minuti e portando a galla le questioni maggiormente rilevanti nella nostra era digitale.
I contributi sono stati articolati attraverso la moderazione di Marco Pili, studente di Scienze Politiche e Caterina Tortoli, che lavora al progetto delle Agorà all’interno dello Staff di Enrico Letta. Un periodo in cui la digitalizzazione non è per tutti, il Sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni e il Sindaco di Dicomano e Presidente dell’Unione dei Comuni Stefano Passiatore hanno parlato del problema del Digital divide e come questa problematica sia diffusa soprattutto nelle aree interne. A tal proposito, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha esposto una panoramica di come il digitale sia diffuso al livello regionale e quanti sforzi siano stati fatti (o non fatti) dalle istituzioni.
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Sulla scia dell’intervento del Presidente Giani, i cittadini mugellani Giordano Allkurti, Federico Magherini, Gabriele Timapanelli e lo stesso Marco Pili hanno preparato une serie di proposte per risolvere sia il problema delle disuguaglianze sia dell’analfabetizzazione digitali. Perché uno dei temi da affrontare, quando si parla di innovazione tecnologica, è anche la consapevolezza con cui si ci si approccia agli strumenti, sia dal punto di vista dell’utente, quanto del giornalista o informatore, come indicato da Laura Canali di Limes che ha mostrato in maniera superlativa, attraverso l’esposizione delle sue famose mappe, cosa significhi lavorare incrociando le fonti e i dati, dando anche una spiegazione sulle mosse del conflitto in Ucraina.
Poi si è passati agli interventi di Fiorenza Giovannini, storica dirigente scolastica e di Anselmo Grotti, docente di Filosofia del digitale, i quali hanno descritto come la contemporaneità segnata dalle innovazioni, come la famosa società liquida di Bauman, abbia avuto un guadagno e al contempo uno scarto, poiché da una società dai confini seri dell’ “aut aut” si è passati a una società inclusiva, che però rischia di perdersi nel flusso di informazioni che offende la rete, per dirla con una frase di Massimo Giannini.
A questo si sono legati gli interventi di alcuni giornalisti di richiamo nazionale.
Giorgio Zanchini, conduttore radiofonico e televisivo, noto volto per gli amanti di “Quante Storie” e “Rebus” ha sottolineato, con lo stile accogliente e umano che da sempre lo caratterizza, il fatto che davanti all’essere bombardati di informazioni cresce un atteggiamento passivo, per cui non siamo più noi a cercare la notizia, ma è questa a giungerci attraverso le diverse notifiche, ragion per cui diventa fondamentale ritrovare i rapporti, la parola e il confronto. Tema confermato anche dall’incisiva Paola Barretta, direttrice della Carta di Roma la quale ha spiegato come alcuni temi, in particolar modo quello della politica migratoria, siano soggetti alle Fake News dalle quali l’unica arma in grado di difenderci è, come ha detto da remoto Massimo Nava, la preparazione. Si è collegata anche Floriana Bulfon, giornalista d’inchiesta introducendo anche il tema della legalità, come spesso alcune notizie inerenti ad esso non vengano portate avanti e come quindi diventi difficile destreggiarsi per apprendere cosa accade.
Da remoto sono intervenuti anche Claudio Cappucci, esperto di Cyber Security e Stefano Rolando, che hanno ricevuto applausi a scena aperta per la loro competenza e vena espressiva. Hanno mandato i loro saluti in video anche il Sindaco di Firenze Dario Nardella e la Sottosegretaria Anna Ascani, che ha chiarito i passi svolti dal governo su questo tema.
Dopo l’esperienza riportata dalla vicesindaco Cristina Becchi, che ha parlato di come anche nell’amministrazione questo sia un tema cuocente, la professoressa Laura Solito ha magistralmente condotto un intervento su come oggi si comunichino digitalmente le amministrazioni, seguita dall’esperienza di Marco Recati, membro della segreteria regionale del PD.
E sul finale, la neo dottoranda Erika Temperino, con voce pacata e tranquilla ha tenuto tutti incollati al suo intervento semi-provocatorio in cui ha fatto presente la dipendenza che abbiamo dalla rete, per cui non si può più parlare di un mondo on-line e off-line. Inoltre, Federica Merenda, ricercatrice di IA, ha messo in guardia da ogni possibile accentuazione delle innovazioni tecnologiche, portando anche l’esempio di come elementi che ci tengono sotto controllo ventiquattr’ore al giorno possano essere una minaccia per episodi di violenza domestica. L’evento ha visto la fine con la parola della segretaria comunale del Circolo PD di Borgo San Lorenzo, Giorgia Baluganti, che si è data a un discorso che ha tenuto conto di tutti i pregi e i rischi che la digitalizzazione comporta, andando anche a toccare il tema degli influencers.
Sulle note dell’inno europeo, i partecipanti hanno lasciato il Teatro verso le 12.30, in un clima di piacevolezza e vivacità, dopo un dibattito forte e sentito che, se si pensa al periodo che stiamo vivendo e a cosa accade a qualche km di distanza, chiamarlo una benedizione è cosa riduttiva.