
La Fiorentina chiude il 2010 al "Franchi" nel migliore dei modi. Una vittoria sul Cagliari sofferta quanto fondamentale e tre punti guadagnati con la voglia di riscattare un inizio stagione, vissuto tra alti e bassi, contro un avversario rivelatosi ostico e tutt'altro che arrendevole.
La giornata di ieri chiude, dunque, un anno difficile per quanto concerne le sfide casalinghe gigliate, nel quale anche il ben noto "fortino viola" aveva vacillato in più di un'occasione prima nell'ultima gestione Prandelli (14 partite giocate tra campionato e Coppa Italia con 6 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte) e recentemente nelle prime apparizioni al "Franchi" della nuova Viola di Mihajlovic (10 partite, 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte).
Adesso con l'ultima vittoria sul Cagliari, che porta a sei le vittorie negli ultimi sei confronti interni, la Fiorentina sembra essersi riscoperta squadra battagliera e vincente nonostante le tante assenze e l'esordio in casa dell'ottimo Camporese e quello assoluto di Piccini. Ancor più di rilievo è poi il ritorno con gol del "Fenomeno" Mutu, la nota più lieta di un pomeriggio dove per almeno un tempo la Fiorentina ha faticato a creare gioco e occasioni da gol, anche in virtù di un Cagliari ben organizzato e pericoloso nelle ripartenze.
La Fiorentina che non ti aspetti esce nella seconda frazione con un Mutu sugli scudi e il gol, atteso da oltre dieci mesi, in stile Gilardino che rompe definitivamente gli equilibri. Dal vantaggio viola al triplice fischio finale la partita prende un piega inaspettata diventando d'improvviso divertente con occasioni da ambo le parti. Ljajic accarezza il raddoppio con una bella girata di testa, poi è Donadel a rendersi protagonista con un pregevole gol al volo dal limite dell'area, annullato per fuorigioco di Zanetti. L'episodio accende la gara, perché la quasi totalità dei giocatori viola corre a festeggiare il capitano senza rendersi però conto dell'accaduto. L'arbitro non ferma il gioco e Matri si presenta all'uno contro uno con Boruc, venendo ipnotizzato dal portiere polacco, strepitoso ancora una volta dopo le prodezze di Torino.
Il "Franchi" diventa una bolgia mentre la squadra di Donadoni prova gli ultimi assalti. Negli ultimi minuti è però ancora la Fiorentina ad avere l'occasione per chiudere i conti con Vargas e Mutu lanciati in contropiede, il peruviano pecca di egoismo e calcia addosso ad Agazzi. La partita termina con un 1-0 risicato ma decisivo in vista di un 2011 in cui Mihajlovic e la Fiorentina avranno il compito arduo di risalire in classifica e rilanciarsi nella corsa all'Europa ancora oggi troppo distante.