
«Il Tar della Toscana sezione III, definitivamente pronunciandosi sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, annulla il provvedimento impugnato ai sensi di cui in motivazione. Condanna il comune di Borgo San Lorenzo alla refusione delle spese di lite che liquida in euro 3.500 oltre iva. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa». La faccenda dei Chioschi (che nell’aprile del 2016 tornò alla ribalta tra l’inchiesta della Procura di Firenze, bagarre politica e tensione nella cittadinanza) si riaccende. Di più: la sentenza (riferita alla pizzeria Glamour di Panicaglia) potrebbe creare un precedente importante nella lunga contesa tra chi vuole abbattere le strutture abusive e chi, d’altro canto, avendo – per molti anni - ritenuto quelle strutture in regola, vede il prospettarsi di un danno economico non indifferente. Il virgolettato sopra citato, infatti, è il cuore della sentenza emessa dal Tribunale amministrativo sul ricorso di uno dei titolari. La richiesta? L’annullamento dell’ordinanza n. 6 dell’11 febbraio 2016 avente per oggetto «posteggio fuori mercato n.9 – demolizione opere eseguite senza idoneo titolo edilizio e ripristino dei luoghi». A pubblicare ampi stralci del dispositivo è stata, qualche giorno fa, Radio Mugello. E il giudizio finale – nel merito della singola questione - non lascia spazio a interpretazioni: il «posteggio fuori mercato n.9» non può essere demolito. Perché? La questione è complessa, così come le valutazioni dei giudici. Tutto si gioca tra la mancata (e tuttavia necessaria) compensazione tra gli interessi del pubblico – il Comune di Borgo - e il privato – il locale in questione. All’inizio il Tar mette dei paletti. Primo: il chiosco che si vorrebbe demolire, di fatto, non può ritenersi legittimato da una DIA (denuncia di inizio attività) presentata nel 2007 «in quanto si configura come trasformazione del territorio soggetta a permesso da costruire che, nella specie, non è stato mai rilasciato». Secondo: «Deve altresì escludersi che il titolo edilizio per realizzare le opere oggetto di ricorso potesse restare assorbito dalla concessione relativa all’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico». Cioè: la struttura non avrebbe dovuto avere le carte in regola per mandare avanti un’attività del genere in quanto manca il presupposto fondamentale: la titolarità del suolo. Titolarità che non può essere estesa a piacimento grazie alla sola presenza del locale a norma nelle immediate vicinanze. Poi, però, i giudici avanzano una precisazione. Essendo stato il Comune orientato a ritenere sufficienti, per diverso tempo, i provvedimenti emanati, «l’esercizio del potere sanzionatorio unilaterale costituisce una extrema ratio a cui ricorrere solo nel caso in cui non sia stato possibile realizzare per le vie indicate un equo contemperamento dei reciproci interessi. A tali indicazioni dovrà attenersi l’amministrazione nel dare esecuzione alla presente sentenza». Ecco, dunque, l’indicazione del Tar: prima di demolire, e far rispettare la legge, bisognerebbe comunque trovare una soluzione che, nello stesso tempo, non sia dannosa (nel limite del possibile) per gli esercenti. Anche perché «all’avviso del procedimento sanzionatorio è facile rilevare come il Comune non abbia preso in esame ex novo il problema della legittimità della struttura ma abbia, invece, operato una “rivalutazione” della pratica alla luce delle stringenti indicazioni che provenivano dalla Procura della Repubblica di Firenze». Procura che, com’è noto, nel 2014 avviò un’inchiesta sulla questione ipotizzando il reato d’abuso d’ufficio. Inchiesta (del resto sgonfiata rispetto alle dirompenti prospettive iniziali) per cui fu tirata in ballo l’ex giunta Bettarini, al cui interno figuravano diversi consiglieri attuali. Nonché il sindaco, Paolo Omoboni. Nell’agosto 2015, poi, l’amministrazione ricevette una segnalazione in merito ai «manufatti esistenti nel territorio di Borgo San Lorenzo a seguito di parere espresso dalla Regione Toscana». E nell’aprile 2016 il caso esplose con le quattro ordinanze – da attuare entro 90 giorni – per la liquidazione delle opere irregolari e il ripristino dei luoghi. E’ passato quasi un anno, invece. Le operazioni non sono state avviate e – come riportato da Ok!Mugello – si aspettava appunto un pronunciamento del Comune entro il prossimo aprile per far chiarezza sulla concreta esecuzione di quanto stabilito. Ora, dal Tar, di pronunciamento ne è arrivato un altro: rimescolando le carte. Nella foto (in alto): uno dei chioschi di Borgo San Lorenzo
Chioschi-Gate. Effetto domino: il Tar blocca un’altra ordinanza ~ OK!Mugello
[…] scia dellanalogo pronunciamento a favore del chiosco di Panicaglia, della pizzeria Glamour (qui), il Tribunale amministrativo ha dato ragione al privato e torto al pubblico. E anche stavolta la […]
Leonardo
Altro "regalo" delle giunte precedenti a Omoboni & co. Inoltre altri esborso fatto coi nostri quattrini. Dalla stampa locale si capisce, spero di essere smentito, che questi baracconi non possono essere demoliti perch da tanto tempo che stanno l. Una sorta di "uso capione" del suolo pubblico concesso a tempo determinato che, visto che le precedenti amministrazioni hanno prorogato per tanto tempo, ora diventano regolari. In pratica, la leggerezza del concedere permessi e poi l:immobilismo delle giunte precedenti legano le mani a chi vorrebbe dare una sistemata. L'alternativa? Il comune deve dare rimborso o trovare una sistemazione stabile a situazioni che di per s sono a tempo? Povero Omoboni. Oltre al bel regalo delle baracche (perch questo sono) travestite da bar,la precedente amministrazione ti ha lasciato pure la grana del MULTI +. E ora le beghe restano a te, mentre il "maggior colpevole" addirittura salito sulle poltrone del
Leonardo
capoluogo di provincia. Noi intanto si continua a pagare le tasse per camparlo.
Nicola Di Renzone
Gentile Daniele. Abbiamo aggiornato e completato l'articolo sulla base di nuove informazioni. Il chiosco in questione la pizzeria Glamour di Panicaglia. Grazie del suo commento
Daniele
Ma quale sarebbe il chiosco in questione???