
Affrontati temi delicati con 'Wonder' e 'La fuga. Girl in flight'. Si è svolta questa settimana l’annuale rassegna cinematografica organizzata dalla Scuola Secondaria di I grado di Borgo San Lorenzo “Giovanni Della Casa”. Una tre giorni in cui tutti gli alunni dell’Istituto si recano al cinema per assistere alla proiezione di un film, scelto tra i molti che il mercato cinematografico offre in base alle tematiche presentate, da approfondire e rielaborare in classe nell’ambito del Progetto di Istituto “Cittadini nel mondo”. Inoltre si prediligono film che abbiano per protagonisti bambini o ragazzi, o comunque una vicenda che privilegi il loro punto di vista, che tuteli la loro sensibilità, dove temi anche importanti siano trattati con l’attenzione specifica che un pubblico giovane merita. Infine film che offrano la possibilità di parlare, discutere, con l’aiuto di qualcuno da invitare per l’occasione: il regista, ma anche il rappresentante di un’associazione che si occupa del tema trattato nel film, testimonianze, ecc. Quest’anno per le classi prime e seconde è stato proiettato “Wonder”, del regista Stephen Chbosky, con Julia Roberts e Owen Wilson, uscito nelle sale a dicembre 2017. La vicenda è tratta dall’omonimo romanzo bestseller di R.J. Palacio, che in poco tempo è diventato un caso letterario in tutto il mondo e che moltissimi alunni della nostra scuola hanno letto e analizzato in maniera corale in classe. Il film narra il primo anno alla scuola media di Auggie, un ragazzino affetto dalla sindrome di Treacher Collins con una grave deformità facciale. La pellicola è un inno alla diversità che racconta come ognuno di noi si distingua dagli altri per qualche sua caratteristica sia esteriore che interiore e invita i ragazzi a coltivare uno sguardo analitico, curioso, che non si fermi alle apparenze. Le classi terze hanno assistito alla proiezione del film “La fuga. Girl in flight” della regista toscana Sandra Vannucchi, prodotto a basso costo da Perché no film, una piccola casa di produzione indipendente. La pellicola, girata tra la Toscana e Roma, in parte in un vero campo rom della capitale, vede tra i protagonisti anche rom non attori, è una storia di vita basata su eventi d’infanzia della regista. La protagonista è Silvia, una ragazzina di 11 anni, la cui vita a casa viene consumata dalla depressione clinica della madre. Siccome nessuno si prende il tempo di realizzare il suo sogno di visitare Roma, decide di scappare determinata a vederla da sola. Sul treno incontrerà Emina, una ragazza rom, che seguirà fino al suo accampamento di zingari. Dopo essere stato presentato al Giffoni Film Festival, il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e per la prima volta a Borgo San Lorenzo è stato proiettato per una scuola alla presenza della regista e del produttore Michael King , che hanno raccontato la genesi della loro opera e risposto alle domande dei ragazzi. Il film è stata l’occasione per una riflessione sul tema dei pregiudizi, e quello sui rom è forse il più radicato nella nostra società, da sempre li considera una minaccia sociale, ladri, sporchi, rapitori di bambini. Non essendo presente in Mugello questa realtà, sono stati invitati a raccontare la loro esperienza due operatori della Caritas Firenze che lavorano nel campo rom autorizzato di Sesto Fiorentino. Lorenzo e Lisa hanno portato i ragazzi a riflettere sul tema della diversità, su come i nostri giudizi siano spesso fondati su informazioni parziali o sul sentito dire, e dal pregiudizio alla discriminazione il passo è breve. La mattinata si è conclusa con la proiezione del docufilm “Ascolta con gli occhi” di Stefano Silvestri e Rowena Giacomelli, in collaborazione con Caritas Firenze sulla vita nel campo rom di Sesto Fiorentino. Due film dunque quest’anno nei quali i ragazzi hanno potuto specchiarsi, proiettare loro stessi nei protagonisti delle diverse vicende, con loro porsi delle domande, vivere tutte le inquietudini della loro età, mettersi in discussione, prendersi cura, costruirsi. Chiara Borselli