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Firenze e Barcellona: strategie comuni per un turismo sempre più sostenibile

L'Assessore Vicini e il Presidente della Camera di commercio Manetti nel capoluogo catalano hanno incontrato l’Assessora Raquel Gil.

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Turisti a Firenze Turisti a Firenze © OkNews24
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Firenze soffoca sotto il peso dell’overtourism, una problematica che ha spinto i residenti ad unirsi in comitati e a mettere in atto azioni eclatanti per sensibilizzare l’opinione pubblica. Tra i blitz contro le key box e i flash mob organizzati in occasione dell’apertura del G7 del Turismo (leggi qui), i cittadini sono decisi a far sentire la propria voce. Altre iniziative a sorpresa sono attese nei prossimi giorni.

La ribellione di Firenze richiama quella di Barcellona, una delle prime città europee dove i residenti sono scesi in campo contro flussi turistici ormai insostenibili. Di questo fenomeno e delle sue ripercussioni abbiamo già parlato in precedenza, soprattutto in relazione all’apertura del G7 del Turismo a Firenze (articolo qui), sottolineando come il problema fosse sotto gli occhi di tutti e ci sia ormai sfuggito di mano (leggi qui).

In questo contesto si colloca la recente visita dell’assessore Jacopo Vicini e del Presidente della Camera di Commercio Massimo Manetti a Barcellona. L’iniziativa, volta a creare un dialogo tra le due città, è indubbiamente lodevole, anche se, come osservano alcuni critici, forse sarebbe bastato rimanere a Firenze per avere un quadro chiaro della situazione critica che stiamo vivendo.

Firenze e Barcellona condividono strategie comuni nelle politiche di gestione del turismo, tutela del commercio locale e promozione della vivibilità per i residenti. Le due città, entrambe rinomate mete d’arte e cultura, sono accomunate da un impegno congiunto nella gestione dei flussi turistici per garantire una migliore qualità della vita ai cittadini. Questo è quanto emerso dall’incontro avvenuto giovedì 21 novembre 2024 tra l’Assessore allo Sviluppo economico e al turismo di Firenze, Jacopo Vicini, e l’Assessora allo Sviluppo economico, Commercio e Turismo di Barcellona, Raquel Gil, accompagnati dai rispettivi dirigenti di settore. Presente anche il Presidente della Camera di Commercio di Firenze, Massimo Manetti.

Jacopo Vicini ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le due città:
“Portiamo avanti un metodo di confronto su scelte e soluzioni per affrontare fenomeni comuni, come la gestione dei flussi turistici e la tutela dell’identità del commercio locale. Abbiamo approfondito questi temi durante la visita al Mercat de la Boqueria, una struttura che ricorda i nostri Mercato Centrale e Mercato di Sant’Ambrogio, con un’offerta di qualità elevata. Lo scambio di esperienze e buone pratiche potrà portare risultati positivi per entrambe le città. È un metodo che vogliamo estendere ad altre realtà europee e internazionali con caratteristiche simili alle nostre. Come evidenziato la scorsa settimana con città italiane d’arte come Roma, Venezia, Milano e Napoli, fare squadra è sempre una scelta vincente”.

Durante la visita, una delegazione dello Storico Mercato Centrale di Firenze ha consegnato ai rappresentanti de la Boqueria una bozza di statuto per la creazione di un’associazione internazionale dei mercati storici. L’obiettivo è ottenere il riconoscimento UNESCO e promuovere una rete globale di collaborazione tra mercati storici.

Massimo Manetti, presidente della Camera di Commercio di Firenze e del consorzio dello Storico Mercato Centrale, ha dichiarato:
“Con l’associazione si aprono nuovi scenari di cooperazione a livello nazionale e internazionale. Lo Storico Mercato Centrale, insieme a la Boqueria, si propone come capofila di una rete globale di mercati storici. Questo permetterà di sviluppare reti di scambio, progetti di valorizzazione e promuovere un turismo sempre più sostenibile e consapevole. I nostri mercati sono custodi della nostra storia e della nostra identità, e il nostro obiettivo è difendere le eccellenze tradizionali, valorizzandole”.

Lo scambio di esperienze tra Firenze e Barcellona non rappresenta solo un’occasione per migliorare la gestione del turismo e del commercio, ma anche un modello di collaborazione che potrebbe essere replicato in altre città d’arte del mondo, creando una rete globale di città impegnate nella promozione di tradizioni, sostenibilità e identità culturale.

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