16 APR 2025
OK!Firenze

Coronavirus, aperto un tavolo di lavoro in Prefettura

Convocato in Prefettura il tavolo di lavoro per fare il punto sulle misure adottate in provincia. Il prefetto Lega: “Nessun allarmismo, attenzione doverosa”.

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Per le strade della Cina Per le strade della Cina © Macau Photo Agency on Unsplash
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A che punto siamo e cosa eventualmente siamo in grado di fare. Questi i due punti attorno a cui è stata convocata stasera una riunione operativa in Prefettura atta a "testare" la macchina operativa in caso di necessità di dover alzare ancora più l'attenzione
sul coronavirus.

Non c'è allarmismo è bene puntualizzare, ma è altrettanto necessario essere in grado di fronteggiare qualsiasi situazione e non farsi trovare eventualmente impreparati.
Per questi motivi stasera il prefetto Laura Lega ha presieduto in Palazzo Medici Riccardi a Firenze un tavolo di lavoro.

Era la seconda riunione, dopo quella del 31 gennaio scorso, voluta per fare il punto della situazione. Una riunione in cui erano presenti iil console generale della Cina, l’assessore alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi, il direttore delle maxiemergenze Federico Gelli, il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl Toscana Centro Renzo Berti, il vice prefetto vicario della Prefettura di Prato, gli assessori Andrea Vannucci per il Comune di Firenze e Simone Mangani per il Comune di Prato, i vertici provinciali delle forze dell’Ordine, i dirigenti delle Specialità della Polizia (Polaria, Polfer, Polizia Stradale), i Vigili del Fuoco, il direttore dell’Aeroporto di Firenze.

Un momento corale di analisi”, ha sottolineato il prefetto Lega, “degli interventi messi in campo per valutare quali altre iniziative intraprendere. La situazione toscana non desta al momento preoccupazione, ha aggiunto, ma è doveroso prestare la massima attenzione, soprattutto nelle aree a maggior densità di popolazione cinese, senza per questo voler creare alcun allarmismo”.

Dal tavolo è emersa la massima collaborazione con il console cinese per condividere ogni strategia operativa. Al riguardo il diplomatico ha assicurato la piena disponibilità a garantire flussi informativi con le strutture sanitarie per la massima tutela della salute pubblica. Infine le istituzioni sanitarie regionali hanno confermato l’impegno ad esaminare ogni ulteriore misura di cautela per tutti coloro che sono rientrati dalla Cina.

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