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Santa Maria Nuova, nel Chiostro delle Medicherie l'olivo donato da Avo in segno di ripartenza

La direttrice dell'ospedale: “La nostra collaborazione è ancora più forte”.

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la pianta donata la pianta donata © ufficio stampa
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E’ stato piantumato in un vaso di terracotta e posizionato nel Chiostro delle Medicherie dell'ospedale di Santa Maria Nuova la pianta d’olivo voluta da Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) per dare un segnale di ripartenza e ripresa e per ricordare l’impegno dei volontari ospedalieri che è mancato molto nei mesi scorsi.

L’Azienda sanitaria che già ieri è stata coinvolta con la donazione di un olivo da parte di Avo Evi 
(Associazione Volontari Ospedalieri Empolese Valdarno Inferiore) all’ospedale San Giuseppe di Empoli, ha partecipato alla cerimonia di questa mattina con la direttrice di Santa Maria Nuova, Elisabetta Cocchi, il direttore Coordinamento Maxi Emergenze, Federico Gelli e Chiara Bartolini della Fondazione Santa Maria Nuova. Presenti anche le volontarie di Avo e la presidente di Avo Firenze, Maria Grazia Laureano.

Ringraziamo Avo per questo olivo – dichiara la direttrice dell’ospedale, Elisabetta Cocchi - Questo dono ha un valore simbolico perché avvalora la collaborazione con Avo della quale ci siamo sempre avvalsi con grande gioia. A Santa Maria Nuova il supporto dei volontari ai nostri pazienti è sempre stato fattivo e propositivo e per questo preziosissimo”.

La cerimonia di questa mattina a Santa Maria Nuova si è tenuta in occasione della XIII Giornata Nazionale Avo il cui motto è “L’albero che resiste rifiorisce” e che vede impegnate tutte le AVO d’Italia. Su Firenze sono previsti altri 4 appuntamenti di AVO legati alla donazione di piante di olivo.

In questo modo – dichiara la Presidente di AVO Firenze, Maria Grazia Laureano – intendiamo dare un segnale tangibile della presenza dei volontari e dell’associazione a Firenze e nella città metropolitana, dove l’attività non si è mai fermata anche durante l’emergenza covid, continuando con attività di compagnia e supporto a domicilio e a distanza per persone fragili in collaborazione con Ausl Toscana centro, SdS Firenze, Quartieri 2 e 4 e Aisla Firenze".

I volontari costantemente formati dedicano parte del loro tempo al servizio dei malati e degli anziani, dei minori donando loro una presenza amica. Hanno compiti di ascolto, accoglienza e supporto a pazienti e familiari in ospedale, nei reparti, negli ambulatori, nel Day Hospital e all'ingresso, in collaborazione con il personale delle strutture sanitarie. Nelle Rsa svolgono attività di ascolto, animazione e sostegno agli anziani ospiti.

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