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Morì a Bilancino, indagini chiuse. Tre sotto accusa

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Morì a Bilancino, indagini chiuse. Tre sotto accusa Morì a Bilancino, indagini chiuse. Tre sotto accusa © n.c.
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Ci sono importanti sviluppi in merito all'inchiesta sulla morte (avvenuta lo scorso 29 luglio) del giovane pratese Mirko Reali per un tuffo da una struttura gonfiabile sul lago di Bilancino, presso lo stabilimento Bahia. Il Pubblico Ministero Luca Turco ha infatti chiuso le indagini e, secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Nazione, si appresterebbe a rinviare a giudizio Alessio Berni (legale rappresentante dello stabilimento balneare) e i due bagnini in servizio al momento della tragedia: Lorenzo Ulivi e Gianmarco Grossi. Tutti e tre con l'accusa di omicidio colposo. Perché? Secondo quanto si apprende la Procura contesta allo stabilimento il fatto che il gonfiabile fosse stato posto in acqua senza avvisare il Comune, che fosse parzialmente deteriorato e che non vi fosse sufficiente sorveglianza. Quest'ultima accusa discende dal fatto che i bagnini dovevano occuparsi anche di altre incombenze oltre alla sorveglianza (come noleggiare i lettini) e che infatti al momento dell'incidente non erano al loro posto. La piramide per i tuffi (alta quattro metri) non sarebbe stata poi in buone condizioni di manutenzione: tanto che alcune maniglie per arrampicarsi (10 su 32) erano rotte. Proprio la volontà di fare un tuffo dalla struttura fu fatale al 19enne di Prato. Impossibile sapere l'esatta dinamica: ad esempio se sia scivolato. Una volta finito in acqua però urtò qualcosa (pare un altro bagnante) e senza che nessuno lo vedesse finì privo di sensi sul fondo. Dove fu ritrovato morto (per annegamento) solo alcune ore dopo. Nella foto: Le ricerche di Mirko, sulle sfondo il gonfiabile incriminato, ancora in acqua.     

 

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