
4 a San Piero a Sieve, 3 a Barberino, 3 a Pontassieve, 2 a Borgo San Lorenzo, 1 a Dicomano. Queste sono – o dovrebbero essere, stando ad una nota pubblica diramata dall’ex Provincia nel febbraio del 2009 – le effettive postazioni nel Mugello del progetto Sicurtraf. I famosi pannelli che, nati nell’ambito di un sistema integrato di comunicazione all’utenza per il rilevamento del traffico e la sicurezza stradale, promettevano molto e hanno fatto poco. Almeno fino ad oggi.
Il numero di postazioni totale (previsto) per le strade extraurbane dell’area fiorentina e per le strade regionali di competenza della Provincia era 61. E i costi, si leggeva, ammontavano a 2,2 milioni di euro. Sono passati 8 anni, però. Anzi, di più: sono passati quasi 13 anni – era il luglio del 2004 – da quando la Provincia, per bocca di Matteo Renzi, dichiarava che entro 36 mesi sarebbe stato tutto funzionante.
Dopo l’inchiesta di Ok!Mugello, sono successe tre cose: A) la Città Met, nel frattempo istituita nel 2015, ha risposto difendendo Sicurtraf (novembre 2015) sottolineando che – in qualche modo – aveva funzionato in passato anche se la completa implementazione avrebbe richiesto ulteriore lavoro; B) Un silenzio lungo un anno; C) Striscia la notizia che arriva, prende – o così sembra – materiale di Ok!Mugello (senza la cortesia di citare) e irrompe nell’ufficio di Jurgen Assfalg. Chi è Jurgen Assfalg? E’ il responsabile della gestione dei sistemi informativi della Città Met. In questo ruolo, sotto la sua ala è finito anche Sicurtraf. E quindi Ok!Mugello l’ha contattato.
Chiara Squaglia, l’inviata del notiziario col Gabibbo, chiese se fosse il caso di mettere in funzione i pannelli oppure demolirli. In quanto, come minimo, «deturpavano il paesaggio» Lui, cordialmente, risposte che in primavera quelli di Striscia sarebbero potuti tornare per vedere i pannelli «riattivati». Con Ok!Mugello, Assfalg – sempre cordialmente – ha confermato quanto detto. Entro la fine della primavera, in Mugello come nelle altre zone interessate, Sicurtraf sarà a disposizione dei cittadini.
Bene. Ma ha mai funzionato? Risposta confusa. Al netto dei ritardi, per Assfalg, che è presente in quegli uffici da circa un anno, nel tempo sarebbe cambiata anche la politica riguardo i sistemi informativi. «In breve – ha detto – non si volevano riempire gli schermi con messaggi di cortesia, ma solo con dettagli di una certa importanza». Tenendo conto, poi, che nel territorio, e specie nel Mugello, non sussistono i margini per segnalazioni di entità rilevante. Cioè: strade piccole, di provincia non esigono grosse informazioni per gli utenti in automobile. E quindi: «Per questo non c’è stata molta attività». Orari del giorno a parte.
E i ritardi? Sarebbero dovuti «soprattutto al periodo di discussione e riorganizzazione» e non avrebbero comunque impedito in toto il funzionamento. A Nord di Firenze, per esempio (senza troppe specifiche), sarebbero stati attivi fino al 2013, almeno durante i mondiali di ciclismo su strada (22-29 settembre), organizzati in Toscana. «Lo strumento rimane valido e utile – ha continuato – ma con il passaggio tra Provincia e città Met la cosa si è arenata, e ci sono state delle lungaggini. Il progetto si è fermato. Le postazioni, in ogni caso, saranno attive di nuovo per la fine della primavera. Puntiamo a quella data, il grosso è fatto».
Poche spiegazioni, però, e anzi spiegazioni confuse, sono arrivate per gli altri ritardi (Assfalg non ne ha colpa, certo): quei ritardi, cioè, di tutti gli anni prima del riordino della legge del n. 56 del 7 aprile 2014, con la quale, un anno dopo, è nata la città Met. Lo stesso ente, quando risposte a questo giornale nel 2015, nel perfetto stile dell’antilingua di Calvino, fece capire che nel periodo successivo al collaudo (tra 2011 e 2014) «non vi sono state le condizioni per poter sviluppare nei tempi previsti, né gli strumenti prospettati, né dei contratti di manutenzione». Prendendo ulteriore tempo: perché tra costi, risorse umane da individuare - e piazzare - e ammodernamento tecnologico c’era (e c’è) da aspettare. Ancora.
E dunque? Non può essere un caso che il ciclismo si sposi bene con Sicurtraf: tra il 17 e il 18 maggio prossimo, per esempio, a Firenze e poi nel Mugello, arriverà il Giro d’Italia, la centesima tappa della manifestazione. Un grande evento. E ancora: come si conciliano i toni dimessi di oggi con quelli trionfalistici di ieri?
Nel comunicato stampa del 2004 con cui si dava il via al progetto, ripreso da molti giornali insieme alle parole di Matteo Renzi, Sicurtraf era ritenuto necessario proprio perché avrebbe interessato strade con «intensi flussi pendolari e caratterizzate da una forte interferenza fra la viabilità di attraversamento e il sistema dei centri abitati minori». Flussi e interferenze che pare non siano più un problema. O per cui Sicurtraf non rappresenta più la soluzione.
Per finire. Ok!Mugello ha chiesto all’ufficio di Assfalg di poter supervisionare numeri, cifre e dettagli del progetto. O meglio: come funzioni (se funziona) e quanto costi (effettivamente) Sicurtraf nel 2017. Se solo nel Mugello ci siano state anomalie. E quanti pannelli, o sensori o installazioni di vario genere siano presenti a fianco nelle strade. La risposta è stata affermativa, ma le carte non sono ancora arrivate.
Sicurtraf. Manutenzioni in corso in Mugello, e pannelli stradali presto in funzione ~ OK!Mugello
[…] Progetto Sicurtraf. La citt Met: “Pronti per primavera” […]
Pannelli stradali. Via alle manutenzioni (il Giro si avvicina).... ~ OK!Mugello
[…] caso (come annunciato da OK!Mugello nell’articolo di Simone Cosimelli, clicca qui) in attesa del passaggio del Giro d’Italia dal Mugello (la prossima primavera) anche i […]
Nedo
Mmm.. 2004 + 36 mesi = 2007. Non sarebbero serviti nulla allora, oggi molto meno. I 'pannelli' li abbiamo in tutte le auto. Rinfrescatemi la memoria: a quanto ammonta il conto? ps: per favore togliete il pannello che ricorda costantemente che per andare all'outlet la viabilit buona..