15 APR 2025
OK!Firenze

Rampa Dino Compagni. No, sì, ni, mah, forse...

Sempre più intricata la questione della rampa della scuola Dino Compagni, spunta anche una raccolta firme

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Scuola Dino Compagni, l'ingresso da via Verità Scuola Dino Compagni, l'ingresso da via Verità © Nadia Fondelli
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L'affare brutto della rampa d'accesso per disabili della scuola Dino Compagni assume contorni sempre più complessi. Tutti in campo l'uno contro l'altro armati. Come se la rampa d'accesso per disabili di una scuola sia un'arma politica da innescare o disinnescare alla bisogna.

La querelle che dopo lo scoop di Striscia la Notizia aveva assunto toni più pacati si è riacceso dopo la conferenza stampa della settimana del consigliere comunale Alessandro Draghi e del consigliere del Quartiere 2 Simone Sollazzo indetta per dire che riguardo alla rampa della Dino Compagni, "dopo l’esame di una nostra mozione in Commissione Scuola e Sport al Q2 per uno studio di fattibilità i tecnici comunali hanno smentito la giunta. Sollazzo prosegue affermando che: dall'inaugurazione della scuola l'assessore Sara Funaro, in tutte le sedi e in tutti i modi, ha affermato che la rampa di accesso per disabili era impossibile da realizzare, e che si doveva continuare ad utilizzare la rampa provvisoria e il montacarichi. Peccato che recentemente, dopo l’esame in Commissione Sport e Scuola di una mozione di Fratelli d'Italia al Q2, i tecnici comunali dopo un sopralluogo, hanno affermato l'esatto contrario: ci sono criticità da superare, ma la rampa si può fare. Cosa è cambiato da settembre 2019 ad oggi – aggiungono i due consiglieri di opposizione –. Di certo c'è che, dopo le passerelle elettorali e l'inaugurazione in pompa magna, nella scuola sono ancora molte le cose che non funzionano a dovere. Dal cancello in ferro di via Sirtori che non essendo stato rifinito è una trappola per chi ci dovesse infilare per sbaglio una mano, all'aria condizionata malfunzionante (compreso il ricircolo dell'aria nei bagni senza finestre), al wi-fi che funziona sì, ma coi pc senza firewall e antivirus e con le lavagne elettroniche fuori uso. E potremmo continuare: dalle tende montate con modalità a dir poco approssimative alle crepe tra i due grandi blocchi di cemento che compongono la struttura, dovute allo slittamento del terreno argilloso, coperte con un listello di alluminio.
La nostra non è una battaglia politica, ma di civiltà. Il Comune ha il dovere, a fronte dei 12 milioni di euro spesi per realizzare una scuola che doveva essere il fiore all'occhiello dell'amministrazione, di garantire l'accessibilità dall'ingresso principale a tutti. E sfruttare l'ingresso dal retro in via Don Giovanni Verità non può essere una soluzione definitiva e duratura. Sia perché si tratterebbe di una discriminazione nei confronti dei bimbi con disabilità, sia perché il personale ATA per garantirne l'apertura e la chiusura non c'è. Adesso ci aspettiamo che da parte dell'assessore Funaro ci sia una brusca inversione di marcia, e che a breve ci faccia sapere i tempi di realizzazione della rampa che, secondo lei, era impossibile e che invece si può – e si deve – fare" concludono Draghi e Sollazzo.

Non si fa attendere troppo la risposta, molto tecnica dell'Assessore Sara Funaro. “Sulla rampa alla Dino Compagni ho sempre dato le risposte che ci hanno fornito gli uffici tecnici L’assessore all’educazione risponde a Fratelli d’Italia sulla rampa alla Dino Compagni. Con il presidente del Q2 Michele Pierguidi, dal momento che continuavano ad arrivare sollecitazioni in merito, abbiamo richiesto anche un disegno esplicativo di come sarebbe venuta una eventuale rampa nel rispetto delle normative, partendo dal presupposto che la rampa verticale all’ingresso, per la sua lunghezza e pendenza non si può realizzare. L’assessore aggiunge: Questo disegno evidenzia la complessità della realizzazione della rampa che, per avere la regolamentare pendenza del 5%, dovrebbe avere una lunghezza di 56,95 metri e larghezza di 1,8 metri e non potrebbe comunque consentire il deflusso contemporaneo degli studenti della scuola. Misure che, evidenziano gli uffici tecnici, andrebbero ad impattare in gran parte del giardino e non risolverebbe il problema dell’entrata comune fra tutti i ragazzi per la differenza di percorso”. In conclusione l’assessore Funaro ribadisce che rimane ancora a disposizione con gli uffici tecnici ma rimane ferma nella sua idea che per garantire l’entrata comune a tutti i ragazzi vada aperto anche l’ingresso su via Don Giovanni Verità. “Per questo stiamo continuando a chiedere alla scuola di adoperarsi in questa direzione”, conclude Funaro.

Nel frattempo nel quartiere e sui gruppi social che riguardano Campo di Marte si apre una campagna di sottoscrizione pro.rampa. La querelle pare gonfiarsi giorno dopo giorno.
Michele Pierguidi Presidente del Quartiere 2 da noi raggiunto conferma chesi sta adoperando in tutti i modi possibili per risolvere quanto prima la faccenda e l'Assessore Sara Funaro invece ribadisce ai nostri microfoni di come l'obiettivo sia aprire per tutti i ragazzi il cancello da via Verità. Ma questo dipende dalla presenza, da alcuni considerata insufficiente del personale Ata. "Ma questo - ribadisce Funaro - dipende dal Provveditorato".

Noi continuiamo a seguire l'evolversi della vicenda consci anche del fatto che proprio lo stesso quartiere da cui è partita la mozione Mucci per l'abbattimento delle barriere architettoniche non può passere per quello che da una parte da e dall'altra toglie.



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