Il dibattito sul turismo sostenibile, affrontato in occasione del G7 del turismo, ha sollevato dure critiche a Firenze, una città già messa a dura prova dall’overtourism. La presenza dei "sette grandi del turismo" ha ulteriormente aggravato la quotidianità dei fiorentini e dei pendolari, bloccati in lunghe code per consentire ai vip di muoversi senza difficoltà.
A farne le spese, chi torna a casa dopo il lavoro, trovandosi di fronte alla rimozione forzata dell’auto o all’impossibilità di accedere alla stazione di Rifredi.
Non ci sta Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune.
"Non c'è stato alcun costo vivo a carico del Comune per questo G7, ci è stato spiegato alcuni giorni fa. Ma ora è il momento di fare una valutazione sul conto ambientale e sull'impatto che questo evento ha avuto.
Sono state rimosse le auto della cittadinanza nei pressi della stazione di Rifredi, o in altre parti della Città?
C'è una valutazione sulla sostenibilità del summit in termini ambientali? L'immagine di piazza della Signoria inaccessibile per fare da parcheggio alle auto dei "potenti" è esattamente l'opposto di quello che rappresenta Palazzo Vecchio nella storia di Firenze.Ci sono state fasi storiche in cui chi governava aveva paura del popolo e dei Ciompi. Ora siamo all'esclusione della cittadinanza dal proprio territorio.
In queste ore stiamo depositando un'interrogazione per capire che valutazioni e informazioni abbiamo, anche su eventuali accordi economici ipotizzati durante queste giornate, rispetto alla Toscana".