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Coverciano, terra di recupero urbano e di abbandono

Tante proteste per il Lumen dove rinasce un pezzo di città, ma nessuna per la lunga occupazione dello spazio demaniale. Perchè?

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lavori al Lumen lavori al Lumen © comune di Firenze
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Un'estate intera a scrivere, arrabbiarsi e segnalare. Pare che i residenti dei dintorni di via del Gignoro (e qui i dintorni sono davvero d'obbligo perchè l'area di cui si parla è molto distante da tutte le case... dei dintorni) siano scioccati dal mutare dello status quo della loro zona.

Là dove la sera regnava il silenzio asseriscono adesso è il rumore delle chiacchiere di gruppi di persone che s'intrattengono al Lumen a disturbare il loro riposo notturno..

Un sonno evidentemente mai disturbato dai fuochi tossici che si accendono la notte, dallo spaccio, dall'illegalità, dalle occupazioni di aree vastissime di proprietà demaniale della zona.
Il fastidio è causato da chi ha deciso di recuperare un pezzo di città. Un gruppo di giovani che si spaccano la schiena a sanare un terreno rovinato dai rifiuti abusivi, a recuperare le antiche serre e tutta l'area dell'ex colonica che un tempo faceva parte dei poderi di Rovezzano e che si era inselvatichita dopo l'abbandono diventando terreno fertile di ogni forma d'illegalità.

Illegalità che peraltro è proprio lì confinante col Lumen, basta attraversare via del Guarlone e oltrepassare la rete forzata da tempo per entrare in un mondo di illegalità dov'è un cimitero di bicilette rubate e cannibalizzate i cui ruderi sono tutti lì, arrugginiti e rovinati fra i cespugli e nel letto secco del Mensola.

Possibile che si guardi sempre la pagliuzza negli occhi e non la trave?

 

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