15 APR 2025
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Borgo. 'Un mondo cento case' in scena in piazza Castelvecchio. Info...

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Borgo. 'Un mondo cento case' in scena in piazza Castelvecchio. Info... Borgo. 'Un mondo cento case' in scena in piazza Castelvecchio. Info... © n.c.
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In luglio, ecco uno dei racconti dell'opera. Portiamo gentilmente a conoscenza che nel mese di luglio 2014, andrà in scena nella caratteristica ed antica piazza Castelvecchio a Borgo San Lorenzo, a cura della compagnia Gruppo “Senza Fissa Dimora” diretta dall’attore Marco Paoli con la collaborazione della Pro-Loco, un riadattamento del libretto di Amilcare Giovannini (1914-1982), intitolato “Un mondo di cento case”, stampato nel 1954 (60 anni orsono con i Tipi della Tipografia Mazzocchi). La date esatta sarà diffusa nei prossimi giorni. Sono circa 30 “medaglioni” di storia vissuta nel vecchio Borgo, di personaggi realmente vissuti, che Giovannini ( ricordato come “l’avvocatino” per essere stato ragazzo di studio dell’allora Avv. Carlo Berretti), riportò in questo libretto, che fu ristampato dalla famiglia nel 1983 e donato a centinaia e centinaia di borghigiani in occasione della commemorazione a tre mesi dalla scomparsa. Alcuni anni orsono (2002), il mensile di arte e cultura “Il Filo” ricordò questo personaggio legato al suo paese come tutti i suoi avi fin dalla fine del ‘500 (la famiglia Giovannini, boscaioli e segantini, poi cappellai, abitavano si dice il caso proprio in Castelvecchio), e siamo felici di riproporlo a tutti i lettori del Sito Web OK!Mugello, in attesa poi dell’evento culturale in suo onore. “ Venti anni orsono anni orsono (31 dicembre 1982), moriva Amilcare Giovannini. Il tempo, si sa, sbiadisce i ricordi e le figure. Anche se, per fortuna, gli scritti aiutano a mantenere, almeno in parte, la memoria del contributo che certe figure hanno dato alla propria terra. E non vi è dubbio che Giovannini (nato a Borgo San Lorenzo il 4 febbraio 1914) è tra questi. Lo dice la sua vita: se infatti nella vita di tutti i giorni Amilcare –per trent’anni- è stato tecnico di radiologia medica negli ambulatori della Confraternita di Misericordia di Borgo San Lorenzo, assai numerose sono state le attività che ha intrapreso, in campi diversi. Nello sport ad esempio, visto che è stato campione toscano di atletica leggera, giocatore e dirigente della Fortis Juventus, dirigente del C.C. Appenninico, presidente del Gruppo Sportivo Bartali da lui fondato nel 1946 e da cui nacque la leggendaria Coppa della Liberazione. O nella vita sociale, tra i fondatori del Gruppo Donatori di sangue Fratres e capo di guardia della Misericordia borghigiana. Molte energie Amilcare Giovannini spese anche nel campo culturale, presidente della Fondazione “Notte di Natale”, fondatore del gruppo artistico de “Le Madielle” e fondatore del Premio Mugello di pittura. Mettendoci, nella cultura, anche molto di suo, visto che ha scritto tantissimo, libri e racconti, cinque commedie, critiche d’arte, poesie. Per non dire degli scritti sui giornali: fu infatti corrispondente di guerra del “Giornale Nuovo”, poi corrispondente del “Nuovo Corriere” e infine responsabile per il Mugello del giornale “La Nazione” per più di 30 anni, dal 1947 al 1982. Fino all’ultimo, visto che morì il 31 dicembre 1982. E forse converrebbe riprendere in mano i suoi scritti. Non solo i racconti contenuti nell’opera sua più nota “Un mondo di cento case”, pubblicato nel 1954, ma anche molti dei suoi articoli. Ci è capitato di recente, ad esempio, di leggere un paio di suoi articoli, su Monte Giovi, ed è stata una sorpresa: lo spunto di cronaca era solo l’incipit di un “racconto” più denso e profondo, con una scrittura ricca e ben costruita, un lessico tipico, insieme colto e popolare, con un effetto sicuramente non banale. Per ricordare Giovannini, qui pubblichiamo uno dei suoi racconti, tratti da “Un mondo di cento case”. (P.G.) MERCATO “ - Il mercato settimanale è situato in mezzo alle cento case. Le strade poco affollate degli altri giorni, sostituiscono la baraonda del martedì. Al mercoledì, prima ancora che passino gli spazzini del comune, ancora vedi i segni del mercato sparsi per terra: gran mucchi di foglie di cavolo e di sedani marci, reste di baccalà e teste di aringhe, rimasti sul trreno come i morti di una battaglia, e tra essi, aggirantisi affamati, frotte di gatti e qualche cane randagio.Il mercato fa zeppare la grande via delle cento case e le altre viuzze nere, dalle case umide. Vengono i contadini da tutte le parti, i mezzani, le massaie, i venditori di rocchetti e di trine, di ombrelli e di scarpe, di cuoio da correggiati e di stoffa da tre braccia una lira, fotografi ambulanti e la macchina scampanellante per predire il destino ed i numeri del lotto.Tutti urlano la bontà della loro mercanzia, tutti gesticolano dai banchi, chiamando ad alta voce il passante curioso. I pasticceri friggono ciambelline in grosse teglie, e il venditore di duri di menta ricama la grossa matassa fragrante dello zucchero, mentre i ragazzini perdono l’acqua dalla bocca sdentata, travolti dalla passione dell’attesa.Il cantastorie fa morire di rabbia un venditore d’ombrelli che ha il banco accanto. La gente si pigia intorno all’uomo che, aiutandosi con una vecchia chitarra, canta la storia di una povera ragazza sedotta ed abbandonata, il calvario, la vendetta giusta, il suo carcere ingiusto. Cadono le lacrime e tutti strappano di mano alla orribile vecchia, che distribuisce la storia a un ventino l’una, i fogli della tragedia. L’ombrellaio non si raccapezza, dice che la gente ha perduto la testa: un ombrello, un ombrello, che anche capovolgendosi per il vento si può raddrizzare, a otto lire soltanto, ma nessuno lo ascolta. Un gruppo di ragazze in cerchio cercano di ricordarsi il motivo della tragedia. Domani, dopodomani i versi, che esaltano l’amore e il delitto della ragazza, conosceranno gli echi di tutte le nostre colline, andranno di balza in balza, e per accompagnamento avranno il belare delle pecore e il muggire delle mucche. (Amilcare Giovannini) –“: Lo scrittore Amilcare Giovannini (1914-1982)   Il frontespizio del libretto ”Un Mondo di Cento Case” raffigurante un vecchio borghigiano il quale con il suo canino entra in Malacoda da Porta Fiorentina (Edizioni Tipografia Mazzocchi – 1954)

 

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Commenti 2
  • Renzo Marchetti

    BRAVI HA RICORDARE L'AVOCATINO.IO ERO RAGAZZO E FREQUENTAVO LA MISERICORDIA E IL GIOVANNINI SEMPRE CON LA SPOLVERINA NERA ERA SEMPRE INDAFFARATO NELLA SALA RX.MIO COGNATO NELLO DINI ERA MOLTO AMICO DI AMILCARE ERANO 2 GIORNALISTI UNO DELLA NAZIONE E L'ALTRO DEL NUOVO CORRIERE MA ANCHE GIULIANO MAZZONI GIORNALISTA SPORTIVO, NEGLI HANNI 50 HA BORGO SIA AL CLUB APPENNINICO O AL CAMPO SPORTIVO AMILCARE ERA SEMPRE PRESENTE.HO AVUTO PIACERE CHE VENGA RICORDATO HA PROSEGUITO IL SUO CAMMINO IL NOSTRO ALDO CHE MI ANNOVERO DI ESSERGLI MOLTO AMICO ,ANCHE RENZO GRANDE SPORTIVO ALTRO AMICO E QUANDO VENGO IN CITTA' E LI INCONTRO UN ABBRACCIO FRATERNO E IL REGALO + BELLO E NON NASCONDO DI COMMOVERMI GRAZIEEEEEEEEEEEEE

    rispondi a Renzo Marchetti
    gio 19 giugno 2014 06:04
  • Marilisa

    Non vedo l'ora di assistere alla rappresentazione.I miei complimenti a Marco Paoli per la scelta.Sara' un degno tributo ad Amilcare,illustre personaggio del nostro paese e ad Aldo, suo figlio,che prosegue con grande impegno il compito di tracciare le memorie del nostro territorio. Marilisa Cantini

    rispondi a Marilisa
    mer 18 giugno 2014 11:35