17 APR 2025
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Doppia cerimonia alla Chiesa di San Pietro a Luco

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Doppia cerimonia alla Chiesa di San Pietro a Luco Doppia cerimonia alla Chiesa di San Pietro a Luco © n.c.
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In questi ultimi anni la frase “Fede Popolare” è ormai insita quando si parla di musei dove sono conservate tante opere d’arte sacra, come ce ne sono alcuni nel nostro Mugello (vedi Sant’Agata, Vicchio, Bosco ai Frati, etc,etc), ma per tanti sono parole museali, antiche, vecchie, ormai perse nel tempo e nello spazio, dove la scomparsa della secolare civiltà contadina e la conseguente chiusura di tante piccole chiesette, ha relegato nei libri e nei musei la vita sociale che era imperniata sulla “Fede Popolare” dei nostri nonni e dei nostri progenitori.

Una parentesi chiusa si dirà, ma non ancora, poiché basti ricordare anche se in forme ridotte le tante feste religiose di fede popolare che ancora, con orgoglio cristiano, resistono nel nostro Mugello. Un esempio, fra i tanti, ci è venuto venerdì scorso 13 ottobre dell’anno 2017, in occasione dell’inaugurazione della Chiesa di San Pietro a Luco di Mugello, che dopo alcuni mesi di lavori di restauro e di recupero è tornata agli antichi splendori (la facciata non è ancora terminata) e per commemorare la fine del Centenario delle Apparizioni a Fatima della Beata Vergine Maria.

In moltissimi hanno risposto all’appello del parroco don Cristian Domenico Comini, una vera e propria moltitudine di ”popolo”, se è vero com’è vero, quando è uscita la processione, prima della Santa Messa solenne in canto, il labaro parrocchiale era in fondo allo stradone la coda dovere ancora uscire dalla chiesa di Luco, e questo per la presenza di tantissime persone, uomini, donne, ragazzi, bambini, con in mano i “framblau”, quindi le autorità civili e militari con il sindaco Paolo Omoboni, la rappresentanza dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, la rappresentanza della Guardia di Finanza, le associazioni Combattentistiche e d’Arma con l’associazione dei Carabinieri in congedo e il Gruppo Alpini, la Confraternita di Misericordia, il Gruppo Donatori di Sangue Fratres, molti religiosi del convento del Bosco ai Frati, del Convento di San Carlo ai Cappuccini, (con tanta tristezza si notava  la mancanza delle Suore di Santa Marta), sacerdoti delle varie parrocchie del comune di Borgo San Lorenzo ed oltre (era presente anche don Remo Collini di Dicomano, 95 anni suonati!), con in testa – davvero una bella realtà musicale – la Banda Filarmonica di Galliano di Mugello.

Molte erano le abitazioni illuminate, nella strade del paese, così anche i vari tabernacoli, dando una bella soddisfazione al parroco don Cristian, che tanto si è adoprato, dal giorno del suo arrivo a Luco di Mugello, affinché la chiesa e tutti gli annessi e connessi potessero venire recuperati e restaurati (che vergogna l’attiguo Monastero – ex Ospedale del Mugello  – cadente e fatiscente), per il bene della popolazione luchese. Dopo la solenne processione è stata celebrata la Santa Messa officiata da Monsignor Gaetano Bonicelli, Arcivescovo emerito di Siena, già Ordinario militare per l’Italia, che aveva accanto tutti i sacerdoti.

Per ragioni famigliari non siamo potuti restare alla cerimonia conclusiva (mi si dice che la Corale ha intonato canti che si erano persi nel ricordo collettivo “bella tu sei qual sole, bianca più della luna..”, “alla Madonna del Mugello”), ma una cara amica di Vicchio di Mugello, giornalista e stimata scrittrice, ci ha inviato quella che è la chiosa finale di questa bella giornata; La celebrazione officiata dall'arcivescovo di Siena, il quale durante l'omelia ha parlato come un nonno o comunque come un bravo pastore di pecorelle smarrite, ringraziando la comunità di Luco dicendo, che forse in nessun altra parte d'Italia gli risulta che siano stati fatti degli incontri di preghiera dedicati alla Madonna di Fatima per cosi tanti mesi di seguito. Quindi anche grazie al suo modus operandi così carismatico e vicino alla gente nonostante abbia celebrato dando le spalle ai fedeli come avveniva molti anni fa è stata una cerimonia bellissima, che si è conclusa dopo le 23. Poi tutti insieme nei saloni della parrocchia per gustare un copioso buffet, offerto naturalmente dalla massaie di Luco in un clima di grande festa, di grande amicizia, di grande aggregazione popolare”. Ne siamo felici.

(Foto cronaca di A.Giovannini)

 

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Commenti 8
  • Pucci Cipriani

    Avevo gi detto che non avrei risposto alle offese anonime, ovvero a chi lancia un sasso nascondendo la manina. Comunque sia chiaro che l'anonimato non serve:: chi ha offeso stavolta risponder penalmente nelle opportune sedi.

    rispondi a Pucci Cipriani
    lun 16 ottobre 2017 10:53
  • Stefano

    Gentile signor Giovannini, Leggo con piacere e con infiniti ringraziamenti quanto da lei pubblicato. Grazie, cordiali saluti

    rispondi a Stefano
    lun 16 ottobre 2017 10:10
  • GIUSEPPE

    Questo articolo stato letto e condiviso da 200 lettori. non saranno mica tutti stupidi! E lo stesso don Comini lo ringrazia pubblicamente. Grande Aldo come sempre

    rispondi a GIUSEPPE
    lun 16 ottobre 2017 09:33
  • Pucci Cipriani

    ERRATA CORRIGE!Chiedo scusa Giovannini definisce la sua amica che fa l'explicit dell'articolo "giornalista e stimata scrittrice" e non "giornalista e illustre scrittrice" come io ho scritto.SS.Sacramento va con la maiuscola, avevo messo la minuscola. Concilio Vaticano II al quale fanno tutti riferimento e non "alla quale"

    rispondi a Pucci Cipriani
    lun 16 ottobre 2017 01:18
  • Pucci Cipriani

    L'altra volta perch mi sono permesso di aggiungere una mia considerazione - pur condividendo il nocciolo dell'articolo - a un "pezzo" dell'amico Aldo Giovannini, un suo "sostenitore" che non gli fa certo onore - naturalmente anonimo- mi scrisse, papale papale, che non capivo nulla perch gli articoli del Giovannini sono "perfetti"...aggiungendo pesanti e calunniose considerazioni personali che intaccavano il codice penale.Lasciai perdere...per una volta! Ora nel leggere la cronaca della stupenda serata di sabato 13 ottobre, culminata con la celebrazione della S.Messa da parte dell'arcivescovo emerito S.E. Mons. Gaetano Bonicelli, siccome Giovannini non era presente se non all'inizio, riporta il giudizio di una sua illustre amica "giornalista e illustre scrittrice" che, dopo aver definito il linguaggio di Mons. Bonicelli come quello "di un nonno o comunque (bont sua n.p,c.) come quella di un bravo pastore di pecorelle" fa il contropelo al

    rispondi a Pucci Cipriani
    lun 16 ottobre 2017 12:23
  • Pucci Cipriani

    parroco don Comini "cos carismatico e vicino alla gente nonostante abbia celebrato dando le spalle ai fedeli come avveniva tanti anni fa..." Insomma nonostante questo la cerimonia stata bellissima, parola della "illustre scrittrice" vicchiese che, probabilmente non ha troppa dimestichezza con la teologia e la liturgia infatti quel "nonostante" avversativo fuori luogo e semmai poteva essere sostituito da un "anche perch". La cerimonia, e si tratta della Santa Messa - durante la quale si ripete, seppur in maniera incruenta, il Sacrificio di Cristo sulla Croce e con la "Transustantazione" il Pane e il Vino vengono trasformati in Corpo, Sangue, Anima e Divinit di Nostro Signor Ges Cristo - e non della Sagra del Cacio Pecorino, stata particolarmente solenne e il Vescovo e gli altri due sacerdoti celebranti la Messa in terzo ( Diacono don Comini e Suddiacono don Alessio Cintolesi, parroco emerito di Luco) non hanno "dato le spalle" alla

    rispondi a Pucci Cipriani
    lun 16 ottobre 2017 12:23
  • Pucci Cipriani

    gente, ma hanno guidato il "popolo di Dio" in una processione mistica che termina con l'abbraccio alla Croce.Vorrei sommessamente ricordare alla "illustre scritttrice" - alla quale non contesto certo i giudizi sul "copioso buffet" - che il Concilio vaticano II alla quale ormai tutti fanno riferimento, come se la Chiesa fosse nata da quello e non dal sangue sgorgato dal Costato di Cristo, a differenza di quello che vien detto , non prescrive il banchetto o la "tavola calda" n dice di voltare le spalle al SS. sacramento . Posso assicurare l'amico Aldo Giovannini e l'illustre scrittrice di Vicchio che tra le centinaia di persone presenti c'era un' incredibile spiritualit,tanta commozione - ho visto gente piangere di gioia - tanti giovani, tanti ragazzi, tante famiglie che, nel momento dell'Elevazione si sono sentiti trasportare nell'abbraccio alla Croce da quell'atmosfera mistica e dall'elevate parole di un vescovo di immensa sapienza e cu

    rispondi a Pucci Cipriani
    lun 16 ottobre 2017 12:23
  • Pucci Cipriani

    ltura, un teologo "di vaglia" che, con parole semplici, ha toccato argomenti eccelsi come i Novissimi. Insomma - e mi dispiace per Aldo che non c'era - al termine nessuno pensava al "copioso buffet" ma alla Madonna di Fatima, alle sue predizioni e a cercare di raggiungere don Cristian per ringraziarlo e per dirgli "Iddio te ne renda merito" perch - come mi ha detto un ragazzo del liceo - "Stasera a Luco, per dirla con le parole di Gounod,il cielo ha visitato la terra". Pucci Cipriani

    rispondi a Pucci Cipriani
    lun 16 ottobre 2017 12:23