
Un accordo noto da tempo nell’ampia galassia di centrosinistra a sostegno di Sara Funaro c’è anche PiùEuropa.
Presentata la lista, che a Palazzo Vecchio corre a fianco del Partito Democratico, mentre, nota curiosa, per Bruxelles il movimento di Emma Bonino è insieme a Matteo Renzi negli Stati Uniti d’Europa.
“Perché questa divisione? Dovreste fare la domanda a Matteo Renzi - prova a tagliare corto il coordinatore regionale Federico Eligi - Lui è parte integrante dell’attuale maggioranza di Palazzo Vecchio, esprime un assessore e due consiglieri comunali. Va domandato a lui perché ha cambiato posizione.
Noi già alle scorse elezioni eravamo presenti a sostegno di Dario Nardella, abbiamo aperto una pagina nuova con Funaro perché ci ha convinto il percorso e la capacità che ha espresso come assessore; crediamo abbia la giusta capacità ed esperienza per guidare città non facile come Firenze”, rivendicando “il percorso in continuità”.
Quella di stare nel campo del centro sinistra, ha sottolineato, “è una scelta fatta in tutta la Toscana, siamo impegnatissimi sia a livello comunale che europeo, abbiamo gli stessi nemici politici, i sovranisti e i populisti”.
“Sono orgogliosa di essere con loro - il commento di Sara Funaro - Sono tantissimi i valori che ci accomunano, lo abbiamo visto in questi mesi, del resto +Europa è nella coalizione da dicembre ed abbiamo iniziato un percorso lungo il quale ci siamo confrontati su tante tematiche. Per me che sono un’europeista convinta, avere a fianco un partito che ha sempre tenuto alta questa bandiera è un motivo di orgoglio”.
Anche il coordinatore cittadino di +Europa Davide Bacarella ha espresso soddisfazione per la lista, “che rappresenta uno spaccato di società interessante. Abbiamo deciso di impegnarci perché vogliamo una città che non abbia paura del futuro e che, con coraggio, scelga di confrontarsi con le sfide dei prossimi 10 anni. Vogliamo una città inclusiva, accessibile, aperta, dove persone di ogni genere, cultura, stato sociale, diversità fisica e orientamento sessuale possano sentirsi libere, sicure e rispettate. Una Firenze in cui vivere, studiare, amare, lavorare, che dia l'opportunità a chi lo abita di valorizzare i propri talenti e diventi accogliente per i talenti provenienti da altri luoghi”.