
La Fiorentina di Vincenzo Italiano deve ancora ingranare del tutto. Dopo aver riportato lo Spezia in Serie A conquistando l’anno successivo una complicata salvezza, il mister viola ha ottenuto nel 2022 un settimo posto alla guida dei gigliati, che hanno chiuso questa prima parte del campionato attuale al decimo posto, a quota 19 punti. Sono 8 le lunghezze di distanza che separano i toscani dalle posizioni di classifica che valgono l’Europa, ma per sua fortuna la Fiorentina può affidarsi ad un’idea tattica ben precisa che sembra possa regalare ancora soddisfazioni al Franchi. Il gioco di Italiano è ormai materia di dibattito anche a Coverciano.
Il mister predilige il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Lo sviluppo della manovra avviene con ritmi abbastanza elevati, che tendono a mettere fretta all’avversario con la ricerca continua dell’attacco. Sulle fasce terzini ed esterni comunicano fino ad arrivare al cross per la prima punta, ruolo nel quale sono stati smarriti un po’ di gol dopo il trasferimento di Vlahovic alla Juventus. Quando sono gli altri a tenere palla, i viola adottano un pressing alto, al quale partecipano anche gli attaccanti. Ogni singolo elemento risulta così indispensabile per concretizzare l’idea dell’allenatore, che non a caso è tra coloro che preferiscono la costruzione del basso, il che richiede un maggiore coinvolgimento persino del portiere.
Se non è possibile verticalizzare facilmente, allora la palla deve passare per i piedi dei terzini, opportunamente larghi sulle corsie laterali. Il possesso palla non rientra infatti tra le corde delle squadre di Italiano, che puntano piuttosto sull’effetto sorpresa. Rimane comunque delicata la posizione del mediano, che non deve pensare solo a coprire, ma anche a venire incontro al pallone per liberare la squadra dagli ingorghi più intricati. In via di rifinitura, poi, si deve tornare sulle zone laterali del campo. Gli inserimenti dei centrocampisti di maggiore qualità come Bonaventura possono rivelarsi essenziali per finalizzare al meglio un’azione offensiva, specie quando gli attaccanti sono tenuti sott’occhio dai difensori avversari.
In buona sostanza, i punti di forza della Fiorentina vengono così individuati facilmente nel gioco sulle fasce e nelle sovrapposizioni degli interpreti, che dopo oltre un anno hanno assimilato ancora meglio i dettami del loro allenatore. Per contro, le soluzioni tattiche potrebbero apparire un po’ scarne a livello puramente quantitativo, specie quando si è votati all’attacco. Correre in lungo e in largo si traduce in una maggiore fatica da parte della squadra nei 20 minuti finali del match, che spesso hanno condannato la Fiorentina a risultati amari negli ultimi tempi.
Se oggi questa squadra ha riacquisito una certa credibilità a livello nazionale, tornando a disputare le coppe europee, lo deve principalmente al mister Italiano. Anche le indicazioni delle scommesse live, come le analisi di diversi addetti ai lavori, tendono a sorridere di più alla compagine viola. Il divario tecnico nei confronti delle altre big, però, rimane ancora notevole. Anche se squadre blasonate come Roma, Lazio, Inter e Juventus possono attraversare periodi di appannamento, la Fiorentina è ben lungi dall’approfittarne per centrare un clamoroso ritorno in Champions League. Per quello bisognerà ancora aspettare.