“La regolamentazione dell'accesso nelle residenze sanitarie assistite alla luce della variante Omicron è avvenuta nei tempi previsti dalla circolare ministeriale. Nessun ritardo”. Lo ha precisato Serena Spinelli, assessore alle politiche sociali, rispondendo ad un'interrogazione di Giovanni Galli (Lega) sulla situazione delle Rsa toscane.
L'assessore ha sottolineato che l'accesso è possibile se la persona è in terza dose o in seconda dose più tamponi, ricordando che le visite ai parenti venivano chiuse in presenza di positività di un solo operatore, mentre il rientro a casa è permesso solo nei moduli temporanei di sollievo.
“C'è stata una criticità nella fornitura di tamponi all'Asl Toscana centro, che abbiamo rilevato nei nostri monitoraggi e che risulta risolta – ha aggiunto Spinelli - Ad oggi tutte le strutture del nostro territorio hanno una dotazione di tamponi e una piccola scorta di emergenza. Abbiamo anche chiesto attraverso le aziende una dotazione maggiore per rendere più stringente l'attività di screening”.
Sulla carenza di personale infermieristico e sociosanitario l'assessore ha osservato che la Regione, tramite Estar, ha messo a disposizione degli enti di gestione un elenco consistente di operatori ed un elenco di partecipanti alle proprie procedure selettive e concorsuali. Successivamente Estar, su incarico della Regione, ha avviato una selezione pubblica di infermieri per le Rsa toscane.
Sul reclutamento di infermieri che hanno conseguito all'estero il titolo abilitativo e che ancora non sono stati riconosciuti, Spinelli ha precisato che la Giunta regionale ha approvato pochi giorni fa una specifica delibera sul percorso da seguire.
“Le risorse alle strutture vengono attribuite alla fine dell'anno in corso per l'anno successivo. Quest'anno sono 276 milioni di euro, in gran parte destinati alle Rsa – ha concluso l'assessore – E stato avviato un percorso per la ridefinizione del ruolo delle Rsa, con tredici tavoli di lavoro in cui si affronteranno sia le tematiche organizzative interne, sia l'aspetto delle risorse”.
“L'assessore parla di circolare ministeriale, ma ho sollevato il problema di accesso il 28 dicembre e all’epoca non c'era alcuna circolare - ha replicato Giovanni Galli (Lega). – E questo è grave . I gestori delle Rsa hanno dovuto far fronte alle richieste delle famiglie di portare a casa le persone ricoverate per qualche giorno di vacanza”. Galli ha aggiunto che l'assessore “oggi” dichiara di aver risolto il problema dei tamponi. “Il problema del personale infermieristico e sociosanitariio esiste e non è certo Estar che può risolverlo, se non facciamo un blocco dei trasferimenti – ha affermato – I gestori delle Rsa hanno bisogno di un tavolo al quale confrontarsi, anche per una gestione condivisa del Covid”.