
A Roma qualcosa si muove. A una settimana dalla visita della commissione d'inchiesta regionale e dalle dichiarazioni del deputato Pd Paolo Beni (che di fatto frenavano, e di molto, le iniziative proposte sul Forteto dal gruppo consiliare presieduto da Paolo Bambagioni), il Senato ha approvato all’unanimità la richiesta del questore Laura Bottici (M5S) di esaminare con urgenza i provvedimenti per istituire una commissione d'inchiesta parlamentare sul caso. A fare muro contro l'iniziativa, secondo la senatrice, era stato il no dei senatori Pd («compresi quelli toscani»). Ora si fa un passo avanti, uno step successivo. Nella relazione illustrativa si legge: «Il presente disegno di legge intende istituire una Commissione di inchiesta parlamentare, dotata di specifici poteri ispettivi, al fine di accertare i fatti e le ragioni per cui le pubbliche amministrazioni e le autorità giudiziarie interessate, comprese quelle investite di poteri di vigilanza, abbiano proseguito ad accreditare come interlocutore istituzionale la comunità Il Forteto, anche a seguito di provvedimenti giudiziari riguardanti abusi sessuali e maltrattamenti riferiti a condotte all'interno de Il Forteto (...)». Stando all’art.77 del regolamento del Senato, «la discussione sulla domanda, alla quale può partecipare non più di un oratore per ciascun Gruppo parlamentare, e la votazione hanno luogo nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa». E l’esame del caso, in virtù dell’approvazione della dichiarazione d’urgenza, avrà tempi dimezzati. A breve, insomma («entro Natale», secondo la Bottici), si saprà se il Senato approverà o meno i punti della relazione finale dei consiglieri toscani: che indicava la necessità di una commissione parlamentare perché «più ampia e incisiva» di quella regionale. Tutto tace, invece, sull’altro fronte: quello del commissariamento della Cooperativa. Anche se, come riportava la stessa relazione illustrativa sopra citata, «la Commissione (d’inchiesta, Ndr) avrebbe inoltre il compito di verificare con urgenza la sussistenza dei presupposti per la nomina di un commissario che gestisca la parte produttiva della cooperativa agricola “Il Forteto” al fine di dissociarla completamente dalla gestione della comunità di recupero dei minori in affidamento, in cui sono tuttora coinvolti tutti i condannati e in generale il gruppo dei fondatori, nonché allo scopo di pervenire al più presto al pagamento delle provvisionali a favore delle vittime». Il senatore Riccardo Mazzoni, vicepresidente vicario di Alleanza Liberalpopolare – Autonomia (formazione politica che ha un ruolo minoritario nell'aula tuttavia importate ai fini degli equilibri decisionali in Senato), ha affermato: «Quello del Forteto è uno scandalo nazionale che, grazie ad un sistema di potere ben radicato, ha goduto di coperture e omertà. Per quasi 40 anni ci si è trovati dinanzi ad un muro di gomma che è giunta l'ora di spazzare via». E poi: «L'istituzione di una Commissione d'inchiesta è un atto dovuto, un impegno politico e morale che il Parlamento non può eludere».