
Ecco un lungo testo che riceviamo dai capogruppo di maggioranza nei Consigli Comunali di San Piero a Sieve e Scarperia. Allo stesso tempo un intenso inviato alla partecipazione (le assemblee, come si legge, inizieranno mercoledì 27 marzo a Scarperia) e un utile strumento di riflessione. Buona lettura, con l'invito a tutti (di qualunque idea siano) anche dalla redazione di OK!Mugello a non sprecare questa importante occasione di partecipazione:
I Capigruppo dei rispettivi Gruppi consiliari di maggioranza nelle Assise di Scarperia e San Piero a Sieve osservano che l'intenzione delle Amministrazioni Comunali di San Piero a Sieve e Scarperia di “verificare la fattibilità di unione di funzioni di settori come tappa intermedia verso la fusione” sta suscitando un aperto dibattito ed un oggettivo interesse fra i cittadini dei due Comuni mugellani. Questo dato di fatto, peraltro incontrovertibile, ci conforta almeno su di un punto, e cioè sull’effettivo coinvolgimento della popolazione all’importante cambiamento che, se verrà suffragato dal risultato del Referendum dell’autunno prossimo, porterà all’unificazione di alcuni importanti servizi e, in seguito nella primavera del 2014, alla fusione in un unico Ente locale. Prima di entrare nel merito vorremmo porre l’accento su di un aspetto per noi fondamentale, e cioè l'appoggio incondizionato che una larghissima maggioranza delle forze politiche ha dato a tale Progetto, sia nelle dichiarazioni di voto nei rispettivi Consigli comunali che in esternazioni apparse su organi di stampa e di informazione. E’ del tutto evidente che tale Progetto di fusione, anche visto dalle diverse prospettive politiche, abbia ricevuto un assenso quasi unanime con l’implicito invito ad andare avanti nell'operazione, non facile ma percorribile, della fusione di due Enti locali territoriali. Comunque tralasciando qualche inevitabile commento folkloristico che si ascolta nei due Paesi mugellani - utile comunque a fare sorridere in questi nostri tempi piuttosto grevi - pensiamo che sarebbe invece opportuno avvicinarsi all'argomento prendendo seriamente in considerazione il Progetto nella sua interezza e valenza strategica. Tutto nasce da un ragionamento, stimolato peraltro dall’Ordine del Giorno presentato dalla Lista Civica Idea di San Piero a Sieve nel lontano 2011, che si è concretato, in successione, con una percorso amministrativo e strategico iniziato già diversi mesi orsono con i primi contatti ufficiali fra le due Amministrazioni comunali. Ci sarà il tempo di illustrare, attraverso incontri con la cittadinanza, i vari aspetti legati all'operazione (in questa sede manca lo spazio), ma quello che ci preme raccomandare è il fatto, ed il valore assoluto, di giungere a fare proprie legittime considerazioni sulla vicenda ascoltando non soltanto (come va di moda dire) la pancia, ma anche la testa, nel senso di rendersi ragione di quanto sta accadendo attraverso la più ampia e disparata informazione. A questo proposito ci sentiamo quindi di lanciare un appello a tutti i cittadini, di qualsiasi idea essi siano nei riguardi della ‘fusione’ dei due Comuni, affinché assicurino la maggiore partecipazione possibile agli incontri che le due Amministrazioni Comunali stanno realizzando con le cittadinanze e le Associazioni presenti sul territorio. Tutto questo perché, al momento dell’espletamento del referendum consultivo sulla fusione dei due Comuni, siano nelle migliori condizioni per valutare serenamente l’effettiva portata del problema, avendo un completo ventaglio di conoscenze degli aspetti da prendere in considerazione e dei relativi numeri, legati indissolubilmente a questa importantissima operazione. Ci permettiamo di porre l’accento su quest’argomento in ragione del fatto che viene affermato da qualche voce, peraltro isolata, che i cittadini “lamentano la mancata informazione”, che i Sindaci e gli Assessori fanno di testa loro, che si stigmatizzano “silenzi tombali”, “golpe”, “colpi di mano” ….... quando invece la verità è che sono già previste, calendarizzate, e in alcuni casi già effettuate, numerose occasioni di confronto fra Amministrazioni comunali, cittadini ed Associazioni territoriali e datoriali. Un'ultima annotazione per concludere. L'intenzione di rendere concreta entro la fine dell'anno questa operazione viene vista come un'accelerazione inusitata, un’azione frettolosa, e forse da meditare ulteriormente. E' una preoccupazione legittima e comprensibile visti i tempi a cui la politica, tout court, ci ha abituato negli ultimi tempi. Tuttavia siamo fermamente convinti che un anno di tempo per definire un razionale, logico e comprensibile Progetto di ‘fusione’ fra due entità amministrative locali, peraltro contermini, non ci sembra un’indebita accelerazione, né certamente un blitz, bensì un’occasione irripetibile di cambiamento e di novità, nel nostro intendimento tutto in favore dei cittadini amministrati. Invitiamo infine le cittadinanze ad intervenire ai Consigli Comunali aperti, convocati sull'argomento, nei giorni 27 marzo a San Piero a Sieve e 28 marzo a Scarperia, entrambi alle ore 21. Con i migliori saluti Giuseppe Brazzini (Scarperia) Fabrizio Boni (San Piero a Sieve)
Luca Barletti
MOZIONE non Ordine del Giorno. Il procedimento iniziato a seguito della MOZIONE presentata a maggio 2011 dalla Lista Civica Idea di San Piero a Sieve, mozione che dopo una lunga discussione fu approvata con i soli due voti contrari del gruppo di Rifondazione Comunista. Non si tratt per niente di un Ordine del Giorno, ma di mozione che dava (e per inciso continua a dare) un mandato al Sindaco Semplici (di San Piero a Sieve) che si molto ampio (non limitato alla sola fusione), ma anche molto chiaro. Questa precisazione potrebbe forse sembrare, al lettore non avvezzo di faccende di Consiglio Comunale, una semplice formalit. Cos non . Inoltre questo serve a dimostrare come almeno a San Piero a Sieve di fusioni, convenzioni, ecc. se ne discutesse "ufficialmente e pubblicamente" gi da almeno met 2011.