12 APR 2025
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Forteto, attacco hacker all’avvocato difensore Marchese

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Forteto, attacco hacker all’avvocato difensore Marchese Forteto, attacco hacker all’avvocato difensore Marchese © n.c.
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Nella sola giornata del 9 marzo oltre cento attacchi informartici provenienti da Russia, Zimbabwe, Indonesia, Algeria, Turchia, Singapore, Sud Africa, Venezuela, Belgio, Malesia, Maldive, Filippine, Cambogia, Cina, Argentina, Kazakistan, India. Nel complesso, sarebbero migliaia i tentativi di hackeraggio da tutto il pianeta, che l’avvocato Giovanni Marchese – già difensore di parte civile nel processo Forteto – ha subito e continua a subire da giorni sul blog personale (www.avvocatogiovannimarchese.com). E ieri, scrive Repubblica Firenze, ha presentato un esposto in Procura. Secondo i tecnici, gli attacchi avrebbero lo scopo (a) di rallentare il server sul quale è installato il dominio e (b) di avere accesso al sito per modificarne o danneggiarne il contenuto. Finora le difese preposte hanno arginato tentativi di "bucare" il sistema. Ma – come ha notato un consulente informatico – rimane oscura la reale motivazione dell’azione di forza, dal momento che Marchese non gestisce un portale commerciale (e quindi a fini di lucro) ma ha l’unico scopo di informare (su stesso e la propria attività). L’ipotesi più probabile, quindi, sarebbe questa: eliminare documenti relativi al Forteto. Marchese, infatti, pubblica tutte le sentenze sulla vicenda mugellana che coprono il periodo 1985-2016 (l’ultima delle quali, in Appello, ha confermato l’impianto accusatorio contro Fiesoli e compagni). Ipotesi rafforzata dalla sospetta chiusura della pagina facebook di Marchese qualche mese fa - riattivata solo di recente. Il gestore del sito, il primo a rivelare il caso e a scovare gli indirizzi IP (le etichette numeriche che individuano i dispositivi sulla rete), ritiene che i virus informatici utilizzati siano stati acquistati sul deep web: l'insieme delle risorse informative del World Wide Web non segnalate dai normali motori di ricerca. Un non luogo dove è possibile trovare di tutto (armi, droga, documenti falsi, pacchetti di virus, ecc.) ma non farsi trovare: perché il tracciamento dei compratori è quasi escluso. Roba costosa, e da professionisti.

 

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