
Il futuro dell'area di Petrona sembra destinato a rimanere 'prigioniero' del passaggio di competenze tra ex Provincia e Città Metropolitana. Ecco quanto posta su Facebook Alessandro Marucelli, del Comitato contro la Centrale a Biomasse di Petrona:
In tantissimi ci chiedono se ormai scaduto il mese di proroga la Renovo abbia presentato delle osservazioni. Tutti vogliono sapere il destino della centrale. La risposta è che anche noi non siamo riusciti a saperlo. Non scherzo. Si stà verficando un'altra situazione in cui la realtà supera di gran lunga la fantasia. La Città metrpolitana responsabile dell'autorizzazione dal 1 gennaio ha trasferito gran parte delle sue funzioni e dei suoi dipendenti alla regione. La regione però ben scaltra si prenderà in carico solo i provvedimenti emanati dal 1 gennaio 2016. E tutti quelli precedenti? rimangono alla citta Metropolitana che non ha più un dipendente qualificato per poter portare a termine questi procedimenti. Non è uno scherzo ma purtoppo è la verità, è l'ennesimo esempio di come siamo governati. Vi riporto virgolettato un pezzo di email di un dirigente della città metropolitana... anch'esso senza colpa trascinato in questa triste storia.....Buona lettura..... "Il problema dei procedimenti aperti da cittametropolitana relativi a funzioni trasferite in regione , in particolar modo nel settore ambiente, è un problema molto importante. Anche se la materia è stata trasferita dal primo gennaio, allo stato attuale della formulazione normativa della Legge Regionale in effetti le pratiche relative alla materia ambiente avviate da Città Metropolitana sono rimaste in carico alla stessa ma fin da subito ci siamo resi conto che questo tipo di impostazione era praticamente inattuabile. Lei consideri che tutto il personale che si occupava delle pratiche è adesso dipendente della Regione e quindi Città metropolitana dovrebbe chiedere alla Regione di poter usufruire di quello stesso personale che si occupava delle pratiche (compreso il dirigente responsabile) precedentemente per poterle chiudere, rimanendo responsabile solo formalmente del procedimento. Pensi che ci sono 650 procedimenti che si trovano in questa condizione. In considerazione di questa difficoltà la Regione si è attivata immediatamente per mettere a punto una modifica normativa che dovrebbe portare in capo a Regione tutti i procedimenti aperti così da superare la faraginosità del meccanismo di richiesta del suo personale dipendente da parte della Città metropolitana."