12 APR 2025
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Lettori reporter. Dai 'ricordini' dei cani alla sosta alla Soterna

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Lettori reporter. Dai 'ricordini' dei cani alla sosta alla Soterna Lettori reporter. Dai 'ricordini' dei cani alla sosta alla Soterna © n.c.
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Due lettere arrivate in redazione in questi ultimi giorni. La prima riguarda la scarsità di parcheggi nella zona artigianale de La Soterna. Ci scrive una lettrice:

Buongiorno in zona Soterna parcheggiare è un problema, ci sono diverse aziende e molti dipendenti ma altrettanti passi carrabili e divieti di sosta. Stamattina (mercoledì 10 ottobre, ndr) mi sono presa una bella multa mentre ero a lavorare. E' vero che ho parcheggiato; ma in una zona già disagiata in quanto a parcheggi (c'era anche un progetto per aumentarli) è stata portata un'azienda come Alia (con il punto di smistamento per i bidoni per la raccolta porta a porta ndr) , che ha fatto diventare tutto un lato di via Guido Rossa divieto di sosta, e che ha incrementato le auto che cercano parcheggio perché tutti i cittadini sono invitati ad andare a prendersi i bidoni per la differenziata. Una volta c'era un progetto che parlava di radere al suolo dei capannoni per fare dei parcheggi, ora invece sono stati tolti parcheggi già esistenti .
Altra lettera, invece, ci arriva dalla frazione di Ronta (sempre Borgo San Lorenzo). In questo caso una lettrice lamenta la presenza di deiezioni di cane sul marciapiede e nello spazio davanti alla scuola elementare e scarsa manutenzione di un vialetto pedonale:
Ormai la situazione è fuori controllo, tutte le mattine dobbiamo schivare le cacche dei cani, i cui padroni non la raccolgono. Andare a scuola a Ronta è diventato una sorta di campo minato. La maleducazione dei padroni dei cani della popolazione di Ronta ormai è a livelli ingestibili, nessuno raccoglie gli escrementi dei propri amici a quattro zampe, se lo dici a qualcuno, rispondono che è biodegradabile e che si scioglie con il tempo. E credo che nessun commento sia sufficiente. Davanti a scuola non c’è nemmeno un cestino, non esiste nemmeno un cartello che sensibilizzi la gente alla raccolta della cacca, abbiamo chiesto mille volte al comune di farlo, ma mai una risposta; addirittura ci siamo proposti di comprarli e di montarli secondo le loro direttive, ma nemmeno ora nessuna risposta. Poi sia via Stefaneschi che via Antonio Cinti sono piene di escrementi di animali e nessun cartello di obbligo di raccolta, come ordinanza 6/8/13 del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Poi c’è un piccolo tratto di strada che da Via Antonio Cinti porta in Via delle Fontanelle e alla Stazione del treno, che viene usata tutti i giorni per portare i bambini a scuola, e che la scuola utilizza per portare i bambini al treno e viceversa, gestita dal comune, dovrebbe essere una sorta di giardinetto ma è una discarica a cielo aperto, dove oltre alle cacche ci sono potature lasciate lì in attesa che il tempo faccia il suo decorso. Anche qui abbiamo chiesto più e più volte di sistemare la situazione con una pulizia, una potatura, la presenza di cartelli contro la cacca e un po’ di sassolini per non camminare nel fango, ma nessuna risposta. Cosa dobbiamo fare noi genitori, gli insegnati e i bambini per poter accedere a scuola ogni giorno senza che ogni mattina sia una guerra in un campo minato? Chiediamo il vostro aiuto, siamo disponibili a collaborare con il comune affinché la situazione sia a misura di bambino. Tina Limosani

 

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