
Il quotidiano La Nazione lunedì 30 maggio 2016 ha allegato un inserto intitolato “ Cronisti in Classe” nel quale nel corso dell’anno (2016) gli alunni delle tante scuole della provincia di Firenze, hanno scritto e portato a conoscenza molteplici avvenimenti di storia, arte, costume, letteratura, cultura etc, etc, accaduti nel corso degli anni nella nostra Italia. Le cose portate a conoscenza sono tutte molto interessanti, e per noi mugellani, specialmente quando sono tratteggiate vicende della nostra terra nel corso del tempo (Giotto, il Beato Angelico, don Milani, Galileo Chini, la vita contadina, la cristianità, il fascismo, la guerra, la resistenza, la liberazione, il folclore, lo sport, etc, etc), sono temi che hanno lasciato una impronta non indifferente. Ci ha molto colpito la pagina dedicata alla Scuola Media San Giuseppe di Firenze, classe III° scuola secondaria di primo grado, che ha trattato un tema “eroico” durante la seconda guerra mondiale, intitolando appunto il loro lavoro in “ Il bene, una scelta che salva”, cioè prima ascoltando poi intervistando il signor Cesare Sacerdoti, ebreo, che riuscì a salvarsi alla “shoah”, cioè dalla deportazione nei Lager tedeschi, per poi ascoltare Luigi Bartali, figlio del grande Gino che riuscì a salvare tantissimi ebrei portando nella canna della bicicletta da corsa i documenti falsificati, rischiando, anche se una grande personalità sportiva ed un invitto campione di ciclismo, la propria vita. Leggere quello che scrive il signor Cesare Sacerdoti nel rispondere agli alunni che aveva davanti nell’aula dell’Istituto San Giuseppe, pare di rivivere quello che fecero a Borgo San Lorenzo nel 1944 il Pievano don Ugo Corsini (grande Sacerdote, grande Uomo) e l’ufficiale di Stato Civile Antonio Gigli. Storia, com’è noto, venuta alla luce alcuni anni orsono, dopo che prete Corsini e Gigli tennero il segreto per oltre 50 anni, anzi se lo sono portato nella tomba, visto che il primo mori nel 1953 e il secondo nel 1971. Braccati dai fascisti la famiglia Sacerdoti trovò rifugio al Convitto Ecclesiastico di San Leonardo, poi nella chiesa di San Gaetano, ma la loro odissea non era finita perchè il padre fu catturato nel rallestramento di piazza del Carmine e portato a Villa Triste, dove riuscì a scappare e successivamente, i due figli Sacerdoti, riunitosi con il loro padre col falso cognome di Bellucci furono nascosti da Monsignor Meneghello alla Madonnina del Grappa di Montecatini, (e pensare che molti hanno sempre accusato la chiesa di non aver fatto niente durante la Guerra!), quando tutta la famiglia si potè riunire. A Borgo San Lorenzo il capofamiglia Guido Spiegel (provenienti da Fiume dove erano scappati), divenne Giorgio Serio, la moglie Fulvia Levi divenne Francesca Pini e i figlioletti Renato e Dinah divennero Donato e Claudia, tutto questo grazie al coraggio dell’ufficiale dello Stato Civile Antonio Gigli e al Pievano Monsignor Ugo Corsini, i quali al rischio della propria vita e pienamente d’accordo falsificarono le carte d’identità della famiglia Spiegel che poi com’è noto si salvarono dalla deportazione nei campi di sterminio, grazie appunto a queste due grandi e benemeriti figure di borghigiani che si sono tenuti il segreto nel loro cuore fino alla morte, fino a quando cioè il signor Renato Spiegel nel 2011 da Israele tornò a Borgo San Lorenzo per conoscere i famigliari di don Corsini e Antonio Gigli per ringraziarli di tutto quello che i loro congiunti fecero durante la guerra. Nessuno sapeva niente. I loro nomi sono scolpiti, come abbiamo scritto alcuni giorni indietro, insieme a Gino Bartali, nelle lastre in pietra collocate nel Viale dei Giusti a Gerusalemme per Borgo San Lorenzo in particolare e per il Mugello in generale dovrebbe essere un altissimo motivo d’orgoglio. Come ha fatto la direzione della Scuola Media “San Giuseppe” di Firenze, sarebbe auspicabile anche la Scuola Media di Borgo San Lorenzo potesse un giorno ospitare i congiunti di don Corsini e Antonio Gigli, per spiegare alle giovani generazioni quello che fecero questi due personaggi durante la guerra per salvare la vita altrui a costo della loro. Un particolare degli allievi della Scuola Media “San Giuseppe” di Firenze accanto a Luigi figlio di Gino Bartali, seduto al centro (immagine tratta dal quotidiano “la Nazione” di Firenze. 30 maggio 2016) Il signor Cesare Sacerdoti mentre ricorda le tragiche vicende della sua famiglia davanti agli alunni della San Giuseppe ( immagine tratta dal quotidiano “ La Nazione” di Firenze. 30 maggio 2016) Una commovente immagine nella Sala del Consiglio Comunale di Borgo San Lorenzo (martedi 1 ottobre 2013) quando i fratelli Renato e Dinah Spiegel abbracciarono la signora Isotta Maretti nipote di don Ugo Corsini.
GILBERTO
abbiamo letto che per la festa della repubblica vengono concessi attestati e diplomi. Questa sarebbe stata l'occasione per il comune di Borgo San lorenzo per ricordare questi due eroi, altro che. speriamo in futuro.
gianni
sarebbe interessante se gli studenti venissero a conoscenza di questi fatti, che sono stati importanti durante la guerra.
giulia
Due splendide persone. Speriamo che il comune se ne ricordi, visto che uno era dipendente comunale.
ALFREDO
Meno male che c' qualcuno che ce lo ricorda. Grazie anche da parte mia
Roberto
Grazie di questo ricordo; commovente