18 APR 2025
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Mugello. Maxi blitz antidroga, spacciavano anche durante la spesa

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Mugello. Maxi blitz antidroga, spacciavano anche durante la spesa Mugello. Maxi blitz antidroga, spacciavano anche durante la spesa © n.c.
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Tutti i particolari, e nel Mugello lo spaccio si tinge di rosa. Cinque arresti (tre donne e due uomini) all'alba di questa mattina (venerdì 31 gennaio). Le donne (tutte circa trentenni) non si fermavano neanche durante la spesa oppure durante ricoveri all'ospedale Cto di Careggi in seguito ad un'incidente stradale. Alcuni clienti erano compagni di scuola dei figli. Ecco il testo diffuso dal Comando Provinciale dei Carabinieri: 

Nel  Mugello lo spaccio si tinge di rosa. Sono infatti tre donne le principali protagoniste di un’ indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile  della locale Compagnia Carabinieri che all’alba di questa mattina (venerdì 31 gennaio) hanno tratto in arresto  cinque persone tra cui appunto tre rappresentanti del “gentil sesso” ed i compagni di due  di queste.

Le indagini condotte dai militari dell’Arma sono state  dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Firenze  dott. Ettore SQUILLACE  GRECO,  che, a seguito delle attività  dei Carabinieri, ha richiesto ed ottenuto  dal GIP del Tribunale di Firenze, dott. Angelo Antonio PEZZUTI  l’emissione delle misure cautelari per R.F. di anni trentasei,  di origine campana, sottoposta alla custodia cautelare in carcere; G.A. di anni trentotto, di origine campana  sottoposta alla misura degli arresti domiciliari; D. M. di anni trentanove di origine campana,   sottoposta alla  misura degli arresti domiciliari, S.H. di anni trentuno, marocchino sottoposto alla misura cautelare in carcere, S.A., di anni ventisette, sottoposto alla misura cautelare in carcere.

Le tre donne, di origine partenopea,  più i due marocchini, avevano avviato sin dal 2008, autonome e  proficue attività di spaccio di hashish e di cocaina  nei comuni di Borgo San Lorenzo,  Scarperia e San Piero, Vicchio e Barberino di Mugello, con un bacino di utenza di circa un centinaio di clienti che acquistavano lo stupefacente prevalentemente presso le abitazioni dei loro pusher. Questi ultimi  talvolta non mancavano di recapitare a domicilio le sostanze richieste offrendole anche in “assaggio” per incentivare i consumi ed attivandosi come veri e propri “informatori scientifici“ pubblicizzando i loro prodotti e rendendo noto, di volta in volta,  ai clienti le loro disponibilità di stupefacente che veniva venduto da uno a due dosi alla volta  con importi variabili da 20 ad 80 euro.

In più circostanze,  alcune delle donne indagate,  avrebbero effettuato delle consegne in compagnia del proprio figli minorenni  dopo averli prelevati da  scuola.  In alcune occasioni, le stesse, dopo  aver fatto la spesa al supermercato o dal fornaio avrebbero venduto lo stupefacente ai commercianti recapitandogli le sostanze in negozio e contemperando in tal modo le esigenze di spaccio con quelle della quotidiana vita domestica.  Alcune cessioni sarebbero avvenute in prossimità di esercizi commerciali, davanti alla Chiesa di Borgo Sa Lorenzo e presso i giardini pubblici.

Tra i clienti, vi erano anche i compagni di scuola di uno dei  figli  di una delle indagate, i quali per comunicare i quantitativi di cui avevano bisogno e concordare gli orari degli appuntamenti, facevano riferimento ai numeri di alcune pagine dei libri  di matematica, di scienze in uso nella classe. 

 Neppure gli imprevisti ed i problemi di salute sarebbero  stati in grado di fermare l’attività di spaccio degli indagati. Si fa riferimento a un episodio in cui uno di loro,  accompagnato dalla premurosa convivente, ricoverato in ospedale al CTO di Firenze Careggi per un incidente stradale,  nonostante  una gamba ingessata, avrebbe  ricevuto  alcuni  “clienti in visita di cortesia” ai quali  all’interno della camera avrebbe, in concorso con la donna,  ceduto anche la droga. Quando impossibilitato per visite concomitanti ad altri pazienti, avrebbe  raggiunto gli acquirenti all’esterno dell’ospedale sulla sedia a rotelle.

Sono state circa quaranta le perquisizioni eseguite dai Carabinieri di Borgo San Lorenzo a partire dal mese di dicembre che hanno permesso di identificare compiutamente i consumatori e di recuperare, con l’ausilio delle unità cinofile dei nuclei carabinieri di Firenze e San Rossore 150 grammi di hashish, ma ben più ampio si ritiene sia il volume d’affari gestito dal gruppo di spacciatori che questa mattina, all’alba delle 05.30, sono stati arrestati dai carabinieri che per l’apposito servizio hanno impiegato una trentina di militari. Una curiosa coincidenza è stata quella di constatare, che anche in questa circostanza l’altro giovane marocchino era ricoverato presso il CTO di Firenze, poiché in data 29 gennaio, sarebbe stato investito sulle strisce in una via di Firenze, pertanto il provvedimento è stato eseguito presso il nosocomio. I soggetti sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere sono stati condotti in carcere a Sollicciano.

 

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