9 APR 2025
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Panicaglia. Le piogge? 'Solo detonatore'. Parla l'architetto Rontini

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Panicaglia. Le piogge? 'Solo detonatore'. Parla l'architetto Rontini Panicaglia. Le piogge? 'Solo detonatore'. Parla l'architetto Rontini © n.c.
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"Più probabile un tubo rotto. Da tempo, infatti, alcuni abitanti sentivano scorrere acqua dalle cantine". Intervista esclusiva con l'architetto Mauro Rontini, uno dei titolari di uno studio di ingegneria a Borgo, che solo un anno fa ha effettuato dei sopralluoghi nella zona.

Ed afferma: "Le piogge intense dell'ultime mese possono aver fatto da 'detonatore' ad una situazione già esplosiva. Sono state solo la classica goccia che fa traboccare il vaso". L'architetto Mauro Rontini accetta di commentare per OK!Mugello i fatti accaduti in questi giorni a Panicaglia. Aiutandoci a capire quello che può essere successo; e come si originano movimenti di questa dimensione e di questa portata.

Supposizioni, certo, avvalorate però dal fatto che lui stesso, l'anno scorso, si sia occupato proprio della zona. Chiamato da clienti locali (che poi hanno proceduto in modo diverso) per studiare il consolidamento della cappellina che, ora al centro dell'area interessata dalla frana, evidentemente già allora si muoveva.

Cosa vide in quell'occasione?

"Ho effettuato - spiega - due sopralluoghi, uno dei quali insieme ad un geologo. Quello che posso dire è che in quella strada ci sono edifici molto vecchi che, se fossero stato costruiti su un fronte franoso, sarebbero caduti già da tempo".

E le piogge?

"Le piogge, anche se intense, creano di solito fenomeni di erosione superficiale; senza contare poi che ci sono strade e case che limitano l'assorbimento dell'acqua da parte del terreno".

Dove va cercato il colpevole allora?

"Mi sono occupato diverse volte di casi simili; anche se non così estesi. Il colpevole è sempre stato un tubo rotto; che, causando infiltrazioni di acqua sotterranea, agisce come un puntura di acqua fatta al terreno".

Cosa avviene in questi casi?

"Primo che l'acqua 'ammorbidisce' il terreno. In termini tecnici si dice che diminuisce l'angolo di coesione del suolo. Poi, dilavando, crea dei pericolosi vuoti sottoterra; ed infine si arriva alla 'disconnessione del fabbricato".

Può essere questo il caso?

"Può essere. Anche perché alcuni abitanti hanno riferito di sentire da tempo, nelle cantine, rumore di acqua che scorreva"

Fognature? Tubi di scarico? Chi può essere il responsabile?

"Il problema è che, in questo casi, l'accertamento delle responsabilità a posteriori è difficilissimo. E' logico che ora si trovino nel terreno tubi e fognature rotte dalla frana che avanza. Il problema è però: erano già rotti prima della frana? L'hanno causata?".

Che accadrà ora? Si riuscirà a consolidare il fronte?

"Al momento sono al lavoro preparate squadre di geologi e tecnici. Il problema sarà però di risorse: il fronte, si parla di ettari, è molto esteso. Sarà economicamente conveniente consolidarlo?"

Intanto Piera Ballabio (della lista civica Libero Mugello) annuncia che si terrà presto un Consiglio Comunale (aperto ai cittadini) in cui i tecnici dell'Osservatorio Ambientale Locale della Protezione Civile e il Genio Civile riferiranno sulla situazione. E sul piccolo giallo che si è creato sulla presenza, da tempo, della frana di Panicaglia nella cartografia regionale. 

 

 

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Commenti 1
  • Max

    Se non sbaglio proprio di fronte all'edificio crollato, dall'altra parte della strada, c'era un pozzo. Di quelli di una volta con pompa a mano dove fino agli anni '60 si attingeva l'acqua. Poi fu chiuso, sparito. Non so come venivano costruiti all'epoca e come erano profondi, ma sicuramente l'acqua c'era. Fattori di rischio li non mancano: un anno e mezzo che piove e frane ne vediamo dappertutto.

    rispondi a Max
    gio 6 febbraio 2014 11:26