
Nella bella piazza Garibaldi, mercoledi prossimo 18 febbraio 2015, ricorrenza delle “Ceneri”, avrà luogo la secolare “Polentata delle Ceneri”, organizzata dagli amici del Comitato del Carnevale, che vogliono così continuare questa significativa sagra paesana, nonostante tante difficoltà organizzative facilmente intuibili, iniziata tanti anni orsono dai loro/nostri progenitori. La storia è ormai nota a tutti, o quasi. Per chi non la sapesse ricapitoliamo: 6 giugno 1799 ( la festa verrà poi spostata in Quaresima subito dopo l’unità d’Italia nel 1862 circa), la presa della Bastiglia è già alle spalle da dieci anni (1789), la rivoluzione è un fatto compiuto, un fatto che sconvolse il mondo più di quanto hanno scritto e detto i più grandi illuministi del tempo. La nobiltà, il clero decapitati con migliaia di teste mozzate, il terrore e il sangue erano all’ordine del giorno, era pane quotidiano, con la rivoluzione che aveva ingoiato, come sovente accade, anche i suoi stessi ideatori: Marat, Danton, Robespierre, i quali dopo aver dato ordine di ghigliottinare migliaia di persone furono a loro volta uccisi. L’avvento di Napoleone Bonaparte, volle dire invasioni in tanti Paesi e fra questi, nel 1799, anche il Granducato la Toscana, e ovviamente l’aretino, il Casentino, la Val di Sieve e il Mugello. In Borgo giunse un battaglione di soldati francesi dalla vicina Fortezza di San Martino dove si erano acquartierati, penetrando nel piccolo castellotto dalla parte della Porta del Rosso ( ponterosso), uccisero come un cane il dott. Cesare Monti, farmacista e speziale, infilandolo come un tordo con la lama del fucile, uccisero la serva, altri popolani ed entrarono in paese. Ma qui le cose cambiarono. Uniti agli insorti borghigiani c’erano anche vicchiesi, dicomanesi, ma sopratutto aretini, i quali sotto l’effige della “Madonna del Soccorso”, venerata in Arezzo, che si nota una perfetta copia a lato di piazza Garibaldi, datata 1799, ed eseguita dal pittore Pietro Paolo Colli, i rivoltosi chiamati “I Viva Maria”, cominciare a menar duro contro gli invasori. Un certo “picchero” ( è accertato che era Sebastiano Berti, ramaio, abitante nel rione di Santa Lucia, all’epoca fuori le mura), uccise il comandante del battaglione francese fregandogli anche un somma di denaro che aveva sotto la sella del cavallo, mentre altri compaesani lottarono da eroi. E qui ce lo ricorda il Prof. Giuseppe Baccini storico di Barberino di Mugello, quando nel 1880 tenne una conferenza sulla controrivoluzione mugellana al grido di “Viva Maria”, in un teatro di Vicchio; ricordò alcuni mugellani che presero parte alla battaglia come Girolamo Vicini di Dicomano, Giuseppe Pirazzoli e Giuseppe Dreoni di Vicchio, Pietro Monti (fratello dell’assassinato Cesare), il dott. Tozzini, Vincenzjo Giovannini che comandava la Guardia Urbana di Borgo, i macellari Pietro Margheri detto “ciabarra” e Arnaldo Costi detto il “tamburo” ( si dice il destino alcuni discendenti portano lo stesso cognome in questo 2015 - ndr), il Maggiore Tassinari, Vincenzo Guidi, il Capitano Bacci, Giuseppe Giovannini e Antonio Squarcini e sempre da Vicchio Sebastiano Malenotti, il furiere Forni, Zanobi Martini, Simone Fabbrini, Lorenzo Cipriani, Giovanbattista Boni, e da Marradi il tenente Fabroni e tanti, tanti altri ancora. Vinseri i nostri ovviamente e al posto dei cosiddetti “alberi della libertà”, sopra una colonna monolitaca in piazza Garibaldi all’epoca piazza del Tribunale, ci collocarono l’effige della “Madonna del Soccorso”, come sopra scritto, festeggiando la vittoria, dopo aver sepolti i morti nei campi di Zeti ( attuale via degli Argini), con una robusta polentata sfornata dalle popolane borghigiane. Ecco brevemente questa storia; la “polentata delle Ceneri”, a parte le guerre, le pestilenze i terremoti ed altre calamità naturali, è sempre stata fatta, ed è una delle pochissime tradizioni che ancora resistono al tempo. Non ci sono più i personaggi caratteristici di un Borgo lontano che giravano la polenta (pintone, pierè, pipino, maschero, ciabarrino, bastiano, gigione, ganga, avvocatino, scalabrino, bandiera, manate, marmarica, e tanti altri), ma grazie alla passione e alla volontà di questi amici borghigiani, la polenta, grazie a Dio, gira ancora a perpetuare una bella pagina di libertà. Speriamo che seguiti. La polenta sarà distribuita dalle ore 8 fino alle ore 13. Una “Polentata delle Ceneri” negli anni ’20 (1926). Fra gli altri si riconoscono Guerrando Madioni, Pietro Rinaldelli, Vittorio Modi, Mario Betti, Sebastiano Capecchi detto il “fico”, Pietro Zavoli detto il “diavolo rosso”. In basso a destra l’uomo con la trombetta è il leggendario Giuseppe Cantini detto “stroncaditi”. Una “Polentata delle Ceneri” negli anni ’90 (1993). Il mitico Fernando Malevolti “Nando” gira la polenta a mano nel paiolo osservato da Idilio Marretti “marmarica” e Renato Viviani detto il “banchino”. Una “Polentata delle Ceneri“ negli anni ‘2000 ( 2008) . Si ride a crepapelle prima di sfornare la polenta. A sinistra in alto Enzo Bonini detto i “bonino”, in basso Leonardo Banchi detto il “baco”; a destra in alto Giovanni Miniati e in basso Alessio Barletti. (Foto e archivio di A.Giovannini)
Mauro Autolitano
Ok
Ok Mugello
Perfetto. Continua a seguirci e se ancora non lo hai fatto clicca sul mi piace della nostra pagina. Grazie
Mauro Autolitano
Grazie molto gentili
Mauro Autolitano
Ok gia risolto ho istallato anti virus
Ok Mugello
Quindi ha un telefono "Microsoft Lumia". Verifichi le impostazioni i sicurezza e se del caso lo faccia controllare. Il problema risiede nel suo telefono, purtroppo.
Mauro Autolitano
Exploren ma dal telefono
Ok Mugello
Ha effettuato una verifica sul suo computer relativamente ai virus? immagino abbia Windows come sistema operativo e sia infetto da un virus definito anche "trojan", il quale le apre siti particolari secondo la sua navigazione. QUale browser utilizza? Internet explorer, Firefox o Chrome?
Mauro Autolitano
Tocco la pagina per aprirla e si carica mentre carica viene altri siti a pagamento
Ok Mugello
In che senso "si apre la pagina e viene siti a pagamento?. Ci pu spiegare meglio cosa le succede? Grazie
Mauro Autolitano
Ho come mai ogni volta che si apre la pagina viene siti a pagamento
Annamaria Ulivi
La giustizia prima o poi arriva