E' stata una grandissima festa quella che si è celebrata la scorsa domenica per festeggiare trent’anni di attività, "trent'anni di vita e trent’anni di vite" come dice lo slogan utilizzato per la festa che celebra questo traguardo del centro Demetra di Firenze, nato nel 1994 e che rappresenta oggi uno dei centri di procreazione medicalmente assistita privati e convenzionati più importanti d'Italia che oggi è secondo in Italia come cicli di trattamenti eseguiti ogni anno che sono oltre 2000.
Il sogno realizzato di cinque giovani ginecologi visionari che trenta anni fa fra dubbi e scetticismi davanti a una tematica che rappresentava ancora uno stigma sociale hanno portato con professionalità e tenacia il loro obiettivo.
Sono i numeri a parlare per loro dato che, oltre all'importanza a livello nazionale (sono tantissime le coppie che arrivano a Firenze anche da altre regioni). In trent'anni sono 9000 i bambini "figli" del centro Demetra che ha seguito in questo percorso complesso e delicato oltre trentamila coppie.
E' emozionata e non lo nasconde la direttrice sanitaria e cofondatrice Claudia Livi mentre parla dal palco davanti alla vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, l'assessore al welfare del comune di Firenze Benedetta Albanese e soprattutto a molti di quei bambini che ha contribuito a mettere al mondo.
“Siamo davvero orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo – racconta -. lo vedo parziale come un traguardo, perché ciò che ci ha caratterizzato è sempre stata la visione sul futuro. Quindi questo lo reputo un bel compleanno da festeggiare ma che ci deve dare la spinta per fare sempre meglio, soprattutto per i ginecologi più giovani”.
Dalla sua nascita ad oggi il centro Demetra ha anche vissuto non solo le tappe che lo hanno portato ad essere un'eccellenza tutta fiorentina nel campo della Pma sul territorio italiano ma anche tutto l'evolversi della legislatura in materia con la dottoressa Livi in campo anche in prima persona al fianco delle coppie che chiedevano una legge giusta ed equa.
“Le tappe più importanti della nostra storia sono sicuramente due. La prima è quella del 2005, quando abbiamo avuto la possibilità di convenzionarci prima con la Regione Toscana e poi col Sistema Sanitario Nazionale; un aspetto che ha allargato l'accesso delle coppie in difficoltà al nostro centro.
La seconda invece riguarda l'aspetto politico: siamo stati noi stessi promotori dei ricorsi alla Corte Costituzionale che hanno reso di nuovo possibile il congelamento degli embrioni (nel 2009) e l’abrogazione del divieto di eterologa (nel 2014) previsto dalla legge 40/2004. Abbiamo sempre appoggiato le istanze delle pazienti, e questo lo hanno apprezzato”.
Non solo quindi risultati concreti nel settore strettamente medico il Demetra, insieme all'impegno sociale e politico ha dato un contributo importante anche nella sensibilizzazione negli anni sul tema della procreazione medicalmente assistita.
“Quando abbiamo iniziato l'infertilità aveva quel famoso stigma sociale di cui si è parlato tante volte. Adesso è diverso, non è quasi più un tabù, e penso che questo sia dovuto in parte anche ad Internet.
Le pazienti hanno maggiori possibilità di parlare fra di loro, di scambiarsi esperienze. A volte ha aspetti negativi, ma anche tanti aspetti positivi, perché le pazienti capiscono che il problema non ha colpito solo loro, ma sentono invece che questo è un problema comune".
I numeri di questi ultimi anni testimoniano il percorso di forte crescita del Centro che - soltanto nel 2023 (dati al 30/09) - ha effettuato oltre 1730 cicli con transfer embrionale registrando una percentuale di gravidanza pari al 39%, ampiamente superiore alla media nazionale (report ISS del 10 novembre 2023).
“I nostri obiettivi sono ovviamente quelli di continuare a lavorare bene come abbiamo fatto in questi anni. Per farlo è fondamentale investire sia nella formazione dei giovani dottori e soprattutto nelle nuove tecnologie, essendo la procreazione assistita una disciplina che si basa molto sui miglioramenti tecnologici”. conclude la dottoressa Livi mentre ha una parola, un sorriso e un bacio per tutti i presenti, soprattutto per i suoi bambini.