Era questa sera del 2016 quando Michela Noli di 31 anni veniva assassinata con 47 coltellate inferte dall'ex marito. Una morte assurda quanto violenta quella che si svolse quel 15 maggio di quattro anni fa.
Uno dei tanti, troppi casi di femminicidio che riempiono le cronache nere. Tutti gli anni, da quel terribile giorno in ricordo di Michela si svolge una corsa che parte dalla panchina rossa nel giardino a lei dedicata nel suo quartiere dell'Isolotto che quest'anno a causa del coronavirus non si è potuta svolgere:
Ma le maglie rosa dei podisti quest'anno erano addosso a Paola e Massimo, i due genitori di Michela, che hanno voluto ricordarla stamani insieme alle Assessore Sara Funaro e Alessia Bettini e il Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni ponendo una rosa bianca su quella panchina rossa posta nel giardino a lei dedicato nel quartiere dove è nata e cresciuta: l'Isolotto.
Per non dimenticare l'assurdità di questa violenza, per essere da monito.
"La corsa sarebbe partita dal giardino intitolato a Michela, in via Torcicoda a Firenze, e avremmo devoluto il ricavato all'associazione Artemisia per aiutare donne e bambini in difficoltà. È nata, infatti, per mantenere vivo il ricordo di Michela e per far capire l' importanza di un cambiamento di pensiero. Alla base di tutto ci deve essere il rispetto verso gli altri, ma soprattutto verso noi stessi e verso la vita, che nessuno ha il diritto di togliere", dice la signora Paola Alberti, mamma di Michela che a lei ha anche scritto una lettera nel libro "Lettere senza confini", curato da Gaia Simonetti con altre 5 mamme, che raccoglie le lettere di madri a figli che non ci sono più e ha scritto il libro "Io Michela".
E anche il nostro gruppo editoriale e la nostra redazione si unisce nel ricordo gridando un no deciso alla violenza di genere.